“Il Governo ha deciso di cambiare strategia andando per fasce di età, sarà molto più semplice e rapido”.
L’annuncio lo ha fatto l’assessore regionale alla Sanità della Luca Coletto nella video conferenza settimanale di aggiornamento sull’emergenza Covid.
“Il dato in Umbria è in netta risalita – ha spiegato – e siamo tra le prime regioni a livello nazionale per le vaccinazioni. Basta che arrivino i vaccini.”
Sul tema si è poi soffermato il commissario regionale Covid Massimo D’Angelo.
“Ad oggi in Umbria le dosi di vaccino somministrate sono 82.171. Abbiamo potenziato l’evento vaccinale con un incremento del 45%, per operatori sanitari, ospiti delle residenze, personale delle Usl, ditte che operano in ambienti sanitari e volontari. L’Umbria è stata appropriata rispetto al piano vaccinale nazionale, ora cambia il modello ridefinendo le categorie dei soggetti estremamente vulnerabili e le fasce di età. La categorie 2 prevede la vaccinazione per chi ha tra 75 e 79 anni, la 3 riguarda tra 70-74 anni, la categoria 4 è relativa a persone con una complessità di patologie senza la gravità dei soggetti estremamente vulnerabili, la categoria 5 riguarda 55- 69 anni e la 6 chi ha sotto i 55 anni. Stiamo predisponendo nuovi punti vaccinali e si sta valutando, con i medici di medicina generale (720) un intervento massiccio e tempestivo. Tutto, comunque, dipende anche dai vaccini disponibili.”
Dei soggetti positivizzati dopo la vaccinazione ha parlato il direttore regionale della sanità Claudio Dario.
“Ci 283 persone che hanno contratto il Covid dopo la somministrazione della prima dose e 157 dopo la seconda. La settimana precedente erano, rispettivamente, 260 e 149. parliamo di 283 positivi su circa 60 mila vaccinazioni mentre i 157 provengono da un bacino di circa 21 mila persone. Per quanto riguarda i reinfettati ad oggi sono 89 e 36 di questi si sono reinfettati a distanza di 90/100 giorni dal primo contagio, 43 dal 100esimo al 150esimo giorno. Nelle aziende sanitarie, come personale, ci sono 131 positivi, 19 in meno rispetto alla settimana precedente. Nelle strutture residenziali e semiresidenziali i positivi sono passati da 184 di una settimana fa agli attuali 130, gli operatori sono scesi da 97 a 56 (-41). Sono numeri confortanti, segno che i vaccini funzionano”.