L’invasività globalmente destabilizzante della pandemia contagia anche il mondo dell’arte, sia nei contenuti che nella fruizione.
Si protegge con la mascherina la Monna Lisa in un’irridente versione murale della Gioconda esibita recentemente a Madrid, mentre sui muri di Milano prudentemente si muniscono di amuchina gli audaci amanti del noto ‘Bacio’ di Hayez.
L’obbedienza all’imperativo di restare a casa ha invece privato temporaneamente della loro connotazione metafisica le piazze d’Italia di Giorgio De Chirico, suggestive anche per i desolati arredi urbani. Ora questi spazi assomigliano alla realtà dei territori, apparentemente deserti, delle nostre città.
Nell’attuale frangente storico sembra che la fruizione della creatività artistica non abbia bisogno della mediazione di musei e gallerie. La Rete, mediante le sue tentacolari infiltrazioni sociali come Facebook e Instagram, è ormai la sede privilegiata per esibire qualsiasi esito dell’ingegno umano.
Il divieto di aggregazione impedisce di fatto l’emozione correlata alla presenza fisica di un’opera; tuttavia la virtualità, con le sue analitiche ricognizioni tridimensionali, consente un’esplorazione poco coinvolgente ma sicuramente molto rigorosa. In generale, alle allettanti ma effimere potenzialità della dimensione digitale la pandemia ha affidato in via esclusiva il monopolio della comunicazione. I canali televisivi si servono di Internet in maniera progressiva: ne è causa ed effetto l’esponenziale diffusione delle smart tv, che hanno reso desueti i tradizionali apparecchi televisivi.
Pertanto “Tracce”, l’annuale atteso appuntamento con l’arte contemporanea promosso dal Comune di Narni, dall’Ente Corsa all’Anello e dall’Associazione Minerva-minervAArte curato e organizzato da Mariacristina Angeli, con la direzione artistica di Mauro Pulcinella, essendosi sempre ispirato alle contingenze del proprio tempo, quest’anno non si svolgerà nella forma tradizionale all’interno dell’Auditorium Bortolotti e di altri spazi di Narni, ma ospiterà nella propria pagina di Facebook dal 25 aprile al 10 maggio materiale multimediale di ogni genere, video e foto di performanceartistiche, presentazione di libri, conferenze, scritti e immagini di edizioni precedenti e incontri in remoto sulla piattaforma creata appositamente dall’Ente Corsa all’Anello per questa edizione.
Il carattere poliedrico della manifestazione servirà anche a promuovere l’evento di futura programmazione ‘ArteFatte’ che, mediante la raccolta e la pubblicazione di foto di opere di donne narnesi, avrà l’obiettivo di far conoscere l’intima sensibilità del cosmo femminile.
Dalla quarantena della pandemia alla quarantena di genere che talvolta subisce il sommerso e policromo universo femminile.