Si è costituita ufficialmente a Terni l’associazione AGEDO che riunisce i genitori con figli omosessuali.
E’ stata presentata venerdì pomeriggio nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sala del consiglio comunale di Palazzo Spada. Presidente dell’associazione è Marisa Maurizi: “A Terni è una realtà consolidata, sono orgogliosa e felice di fare parte di questa grande famiglia AGEDO – ha detto, emozionatissima, Marisa Maurizi – una associazione che a livello nazionale da 25 anni a questa parte porta avanti il compito, non facile, di aiutare i genitori nel percorso di accettazione dell’omosessualità dei propri figli – vi posso assicurare – ha detto la Maurizi – che a volte non è così facile – oltre battersi contro le discriminazioni nelle istituzioni e nella società motivo per cui la compianta fondatrice Paola Dall’Orto è stata insignita della massima onorificenza di Cavaliere della Repubblica. E’ con questo spirito , e seguendo il suo esempio, che oggi lanciamo ufficialmente la costituzione formale in associazione del nostro gruppo che, come sapete, ha preso il via 4 anni fa, grazie all’appoggio dell’associazione ESEDOMANI TERNI, DELL’AGEDO ROMA.”
“Oggi mi ritengo una persona migliore – ha aggiunto la Maurizi – sono stati 4 anni intensi e difficili ma emozionanti e positivi, abbiamo lasciato un segno e abbiamo dato il nostro piccolo contributo per la serenità delle famiglie.”
“Abbiamo partecipato in modo attivo nella terza commissione della regione Umbria per il disegno di legge contro l’omofobia, che poi è stato approvato. Ricordo vivamente quell’evento – ha sostenuto la presidente Maurizi – non tanto per l’importanza istituzionale quanto per la prova emotiva che ha significato per tutti noi che vi abbiamo partecipato.Non è stato facile rimanere seduti mentre c’erano delle persone che con argomenti di bassa lega non riconoscevano i diritti dei nostri dei figli ma, anzi, li offendevano. E’ stato grazie al percorso di vita sul quale mi ha accompagnato mio figlio e per l’amore che provo per mio figlio e per quei figli che, ogni giorno, per strada, si devono guardare le spalle, perché altrimenti vengono picchiati, offesi, che eravamo presenti. Era una giusta causa perché volevamo che a tutti i costi quella legge passasse. E oggi chiediamo l’applicazione completa della legge regionale contro l’omofobia con l’istituzione di un osservatorio contro le discriminazioni.Non vogliamo ritrovarci con una vittoria di Pirro.”
“Amare non è mai un peccato o una vergogna – ha detto la Maurizi – è chi picchia il ragazzo gay che deve vergognarsi, dobbiamo educare i nostri ragazzi alla uguaglianza di tutti i generi, alla tolleranza. Quello che spaventa è il non sapere, l’ignoranza perché non c’è niente di male nell’essere gay , fa parte dell’essere umano, non è né una scelta, né un vizio, ma la condizione della persona stessa.”
“Abbiamo accolto con noi parecchi genitori – conclude la Maurizi – li abbiamo sostenuti e aiutati a comprendere le difficoltà dei figli omosessuali, li stiamo accompagnando in questo percorso di vita, per loro nuovo e non sempre facile. Anzi è stato difficile affrontare problematiche che ci sono all’interno di questa famiglie ma è, ed è stata, una esperienza che tocca l’animo più profondo.”