Una signora folignate di 78 anni, positiva al Covid-19 dallo scorso 20 marzo, è stata sottoposta, all’ospedale “San Matteo degli Infermi” di Spoleto, a terapia con impiego dell’anticorpo monoclonale Bamlanivimab: lo rende noto l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, spiegando che la somministrazione del farmaco sperimentale è avvenuta nel primo pomeriggio ed è stata gestita dalla direttrice della struttura complessa di Medicina Interna dottoressa Anna Laura Spinelli e dall’infermiera, folignate Azzurra Gubbini.
La paziente, in dialisi da 32 anni, è stata segnalata ai professionisti sanitari del presidio ospedaliero di Spoleto dal suo medico curante la dottoressa Cesarina Cecchini, dopo un’attenta valutazione delle direttive nazionali ed è stata giudicata idonea ad essere trattata con l’innovativo farmaco.
In tempi record, con il supporto del servizio farmaceutico del “San Giovanni Battista” di Foligno e il coordinamento della direzione strategica dell’Azienda Usl Umbria 2 e della direzione del presidio ospedaliero di Spoleto, la paziente è giunta a Spoleto per effettuare la dialisi nel reparto Covid-19 di Nefrologia per poi essere accompagnata dai sanitari nel reparto di Medicina Interna dove, intorno alle 13.20, nel pieno rispetto dei protocolli e dopo aver ricevuto tutte le informazioni utili, ha firmato il modulo di consenso e di adesione alla terapia sperimentale.
“Gli anticorpi monoclonali – ha spiegato la dottoressa Spinelli – hanno un vantaggio rispetto ad altri tipi di trattamento per l’infezione, si tratta di una terapia molto specifica, con delle buone percentuali di successo, poiché appositamente costruita attorno al virus”.
“Il farmaco – ha aggiunto la dottoressa – si è dimostrato particolarmente efficace nelle fasi iniziali della malattia, come per la signora che presenta, oltre a lievi sintomi riconducibili al Covid-19, stato febbrile mal di gola e da questa mattina tosse persistente, un quadro clinico complesso che la espone a rischi di aggravamento. Gli anticorpi monoclonali, nel caso di specie, possono bloccare la duplicazione del virus nelle cellule di tali soggetti inibendo lo sviluppo della malattia o comunque determinando una malattia meno grave”.
Al termine della terapia, durata circa un’ora e mezza, la signora è rimasta in osservazione sino alle 16.30 per poi far ritorno nella sua abitazione di Foligno. Sarà attentamente monitorata, nei prossimi giorni, dal suo medico curante e dai professionisti ospedalieri che hanno eseguito il trattamento.