“Nella nostra regione complessivamente il contagio rimane al di sotto della media nazionale, ma certo l’aumento dei casi sul territorio umbro e in particolare in tutte le province limitrofe, ci porta ad alzare la guardia. Un dato confortante è che dai campioni dei tamponi sequenziati, non è emerso nessun caso di variante Omicron. Comunque il Comitato tecnico scientifico nel corso della riunione di oggi ha evidenziato che la variante Omicron rispetto alla Delta è più trasmissibile, causa in alcune situazioni malattia più severa, è più probabile reinfettarsi”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto commentando i dati settimanali sulla diffusione della pandemia in Umbria.
“Per il Cts quindi, rimane fondamentale insistere sulla necessità delle vaccinazioni con prima e terza dose – ha aggiunto l’assessore – utilizzare la mascherina negli ambienti chiusi e possibilmente Fp2 se troppo affollati, mentre sarebbe consigliabile anche all’aperto soprattutto quando c’è concentrazione elevata. La ventilazione dei locali e il distanziamento sono anche questi fattori da non trascurare.
Per quanto riguarda le vaccinazioni – ha detto ancora Coletto – in Umbria la quota dei resistenti al vaccino si è leggermente ridotta e si attesta al 5,5% della popolazione over 50. Su questa fascia bisogna ancora insistere per far sì che si riesca a far penetrare in tutti i cittadini il messaggio dell’importanza della vaccinazione come forma di protezione anche per i soggetti fragili”.
Dalla fine del mese in Umbria si avvierà la vaccinazione dei bambini dai 5 agli 11 anni: “Per organizzare al meglio la vaccinazione di questa fascia di età – ha spiegato l’assessore Coletto – la Regione ha convocato per i primi giorni della prossima settimana, il comitato pediatrico. In Umbria l’arrivo dei vaccini per i bambini è previsto per il 22 di dicembre e si organizzeranno degli hub vaccinali pediatrici in modo da separare i luoghi in cui si vaccinano i bambini, dai punti vaccinali per adulti. La società italiana di pediatria – ha aggiunto – ha reso noto che i pediatri stanno vedendo crescere nei reparti forme di covid severo nei bambini, con il rischio di long covid. Non bisogna quindi, aver timore di vaccinare i propri figli, ma forse bisogna preoccuparsi per evitare che si possano infettare con un virus che può lasciare dei sintomi per lungo tempo. Non dimentichiamo comunque, che i bambini incominciano ad essere bersaglio del virus e che in Umbria complessivamente sinora si sono positivizzati 5.100 bambini tra i 5 e gli 11 anni”.
Concludendo l’assessore ha detto che il Cts nella seduta odierna ha focalizzato l’attenzione sul mondo della scuola dove si sta rilevando un incremento dei casi.
L’INCIDENZA DEL COVID19 IN UMBRIA
La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, in Umbria mostra un trend in aumento rispetto alle settimane precedenti, mentre l’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 9 dicembre è pari a 104: questi i dati del report elaborato dal Nucleo epidemiologico della Regione Umbria, aggiornato al 9 dicembre.
L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni aumenta attestandosi ad un valore di 1,56.
L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età conferma tassi superiori alla media regionale tra coloro che hanno età compresa tra 3-18 anni, con un trend in salita per i 6-13enni. I tassi si mantengono inferiori ai 50 casi per 100.000 abitanti solo tra gli ultra 64enni.
I Distretti sanitari dell’Umbria che hanno incidenza inferiore a 50 casi per 100.000 abitanti sono: Valnerina, Alto Chiascio e Media Valle del Tevere. Complessivamente si osserva un aumento in tutti i distretti.
Si conferma il lieve aumento nell’impegno ospedaliero regionale (all’ 8 dicembre i ricoveri sono 51 ricoveri di cui 7 in terapia intensiva), mentre si registrano nella settimana 29 novembre- 5 dicembre 9 decessi.