A Terni, Fridays For Future , il movimento giovanile creato da Greta Thumberg, si sta riorganizzato proprio in queste settimane e a Terni, oggi, giornata dello sciopero mondiale a difesa del pianeta (e oggi anche di un altro valore assoluto, la pace) non ha potuto organizzare cortei, vista la ristrettezza dei tempi. I ragazzi, dunque, hanno ripiegato su una iniziativa simbolica, la ripulitura di una porzione di un luogo frequentatissimo, il Parco Ciaurro.
Pertanto armati di tanta buona volontà, sacchetti e ramazza hanno raccolto cicche, cartacce ed estirpato erbacce mentre centinaia di persone li osservavano incuriositi.
“Lo abbiamo fatto – afferma la giovanissima Dafne Varone nuova referente su Terni di Fridays For Future – non solo per sensibilizzare le persone che, comunque, passando ci hanno visto agire e si sono rese conto del maltrattamento cui è sottoposto il nostro pianeta ma anche per dimostrare che noi giovani vogliamo che la nostra città e il nostro mondo siano puliti. Bisogna agire , infatti, sia su scala locale che su scala globale. Potremmo cambiare tantissimo della nostra città – sostiene Dafne – perché ci sono molti fattori inquinanti e moltissimi problemi che potrebbero essere gestiti diversamente. Clima e inquinamento dovrebbero essere assolutamente al centro dell’agenda politica, dovrebbero essere una priorità perché la crisi climatica sta portando all’estinzione di moltissime specie di piante e di animali e, continuando di questo passo, di fatto, si prospetta una estinzione di massa , di tutte le specie, anche di quella dell’uomo e dato che noi siamo i più numerosi sul pianeta e siamo anche quelli che hanno l’impatto maggiore , sarebbe forse il caso di intervenire”.
I giovani sono scesi nelle piazze di tante città italiane ed europee ma anche in Artico e Antartico, in Pakistan, in Indonesia, in Australia in un “Global climate strike” che ha voluto abbracciare tutto il mondo nella lotta a difesa della terra dal cambiamento climatico.
In Germania sono scesi in strada oltre 200 mila manifestanti in 30 città.
In Italia, fra le altre manifestazioni, alcune decine di attivisti hanno protestato sotto la sede dell’ENI a San Donato Milanese. L’ENI è accusata di “crimini contro l’umanità e contro il pianeta”.