La conferenza dei capigruppo ha stabilito , nella riunione di questa mattina, che nel consiglio comunale del 15 febbraio, ore 15,30, si discutano: al punto 1 il dissesto finanziario dell’Ente e al punto 2, le comunicazioni del sindaco, ovverosia le dimissioni annunciate da Di Girolamo. Se non dovesse essere sufficiente la seduta convocata per il 15, il consiglio comunale è convocato anche per i giorni 16 e 17 febbraio.
La delibera della giunta sul dissesto consta di due parti: la prima è di natura politico-amministrativa, cioè la comunicazione della Prefettura di Terni sul respingimento da parte delle sezioni riunite della Corte dei Conti; la seconda è composta dalla relazione dei revisori dei conti dalla quale emerge che le criticità finanziarie del Comune di Terni sono iniziate alla fine degli anni 80 e si sono consolidate negli ultimi 30 anni, peggiorando ulteriormente negli ultimi anni.
Con la dichiarazione del dissesto finanziario che il consiglio comunale non può non votare , arriveranno a Terni 3 commissari ad acta (organismo straordinario di liquidazione) che possono restare nell’Ente fino a 5 anni ma non è detto che rimangano tutto il tempo visto che il riequilibrio dei conti del Comune di Terni potrebbe avvenire entro 4 anni come prevedeva il piano che è stato bocciato dalla Corte dei Conti.
I commissari agiranno in modo autonomo, hanno poteri straordinari e sottoporranno al Consiglio comunale i provvedimenti da loro adottati.
Questo è quel che riguarda il punto tecnico. Quello più significativo è quello politico. Riuscirà Di Girolamo nell’impresa di ricompattare il partito e di convincere le anime ribelli ad andare avanti, fino alla fine della legislatura?
E’ un nodo, questo, difficile da sciogliere per il sindaco che potrebbe anche tornare sulla sua decisione ma deve avere rassicurazioni di poter contare su una maggioranza solida alle spalle. Ad oggi non è affatto scontato che questo accada, tutt’altro. C’è chi , nel PD, vorrebbe staccare la spina definitivamente.
L’ala breghiana del partito che farà? Qualcuno sostiene che molto del futuro del sindaco è nelle mani di Eros Brega.
Sappiamo che il sindaco si sta muovendo ma è molto difficile fare delle previsioni.
Se il suo tentativo avrà successo o meno lo sapremo qualche ora prima del consiglio del 15 febbraio.