Con una ordinanza che sarà in vigore dal 24 giugno fino al 31 agosto, sarà vietato a tutti i cittadini del comune di Terni il prelievo dal pubblico acquedotto di acqua potabile per uso extra-domestico ed in particolare: per l’innaffiamento di orti e giardini; per il lavaggio di automezzi, per la pulizia e il lavaggio di fosse biologiche (ad esclusione degli operatori professionali autorizzati). L’utilizzo dell’acqua potabile dovrà avvenire comunque in modo da evitare inutili sprechi; i prelievi di acqua dalla rete idrica saranno consentiti esclusivamente per normali usi domestici, zootecnici e industriali e comunque per tutte quelle attività regolarmente autorizzate per le quali necessiti l’uso di acqua potabile.
Il riempimento delle piscine, sia pubbliche che private, nonché il rinnovo parziale dell’acqua sarà consentito in ragione del mantenimento dei parametri di igiene, previo accordo sulle fasce orarie da concordare con il gestore della rete di acquedotto. Saranno esclusi dall’ordinanza i servizi di igiene urbana.
Le violazioni saranno perseguite con l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.
“Purtroppo – afferma il sindaco Leonardo Latini – come già accaduto in altri territori della nostra regione anche a Terni le condizioni climatiche con temperature ben oltre la media stagionale e l’insufficienza delle precipitazioni ci costringono a adottare un provvedimento con misure necessarie per garantire un uso razionale della risorsa idrica che ci è stato formalmente richiesto dal Servizio Idrico Integrato già da alcuni giorni attraverso una nota”.
“Si tratta – specifica il sindaco – di un provvedimento per prevenire situazioni di rischio e soggetto a modifiche se le condizioni generali dovessero mutare“.