Non solo i giornali sportivi, anche la grande stampa nazionale si occupa nuovamente della Ternana.
E’ inevitabile visto il campionato straordinario e irripetibile (almeno fin qui) della squadra rossoverde che sta macinando tutti i record.
15 vittorie nelle ultime 16 partite, unica squadra professionistica imbattuta in Europa, 50 gol segnati in 20 partite. Numeri che fanno impressione.
E ora, però, bisogna toccare ferro, perché quando si parla di queste cose in genere non porta proprio benissimo. Quindi facciamo i debiti scongiuri, e pure di più. E li faccia Lucarelli e li facciano i rossoverdi. E, dunque, fa benissimo Lucarelli a tenere sotto pressione i suoi. Sono in tanti a gufare, non solo a Bari.
Detto questo è “Repubblica” di oggi in edicola a occuparsi della Ternana e soprattutto del suo vulcanico allenatore, Cristiano Lucarelli. Un’intervista ad ampio raggio dell’inviato Maurizio Crosetti che generalmente si occupa di serie A, soprattutto della Juventus.
Crosetti ricorda i record della Ternana e sottolinea che la Ternana è prima in classifica, è l’unica imbattuta in Europa , è “una bellissima macchina”. “Terni è un bel posto”, secondo l’inviato del quotidiano romano, arrivato evidentemente in treno..”davanti alla stazione hanno messo l’enorme pressa da 12 mila tonnellate che marchiò il lavoro di generazioni”
Intanto, lo sapevate che Cristiano Lucarelli è nato nell’anno in cui la Ternana militava in serie A per l’ultima volta? Non lo sapeva nemmeno Lucarelli, glielo fa notare Crosetti.
“Non lo sapevo risponde Lucarelli – si vede che era destino. Del resto, da giocatore, riportai il Livorno in serie A dopo 53 anni, e per la prima volta in Europa”.
Avete capito bene? Qui, con un po’ di fantasia si possono sognare anche traguardi importanti.
E lo sa che tutti si ricordano di lei?
“Io lottavo per il pane, non per il filetto – risponde Lucarelli – ho segnato 240 gol ovunque e a chiunque, sono stato capocannoniere ma tutto è stato sottovalutato rispetto ai miei ideali politici , che pure porterò nella tomba. Non è giusto. Quando mostrai il Che avevo vent’anni. Ora ne ho 45 e sono quasi nonno”.
Crosetti ricorda “il centravanti comunista, quando il comunismo c’era ancora e da ragazzo si levò la maglia azzurra e sotto c’era Che Guevara”.
E forse la sinistra non c’è neanche più, insiste Crosetti.
“E’ una pseudo sinistra – secondo Lucarelli – nell’Italia dei politici mestieranti e degli attivisti, non vedo più il senso dello Stato, da 8 anni non voto”.
Anche il suo presidente è livornese, però con idee politiche diverse..
“Il primo giorno ci abbiamo scherzato – afferma Lucarelli – lui mi ha detto di essere liberale (con un passato da missino, aggiunge Crosetti) e di odiare le etichette. Mi ha detto che da calciatore ero l’idolo di suo fratello”.
Sul futuro della Ternana Lucarelli ha pochi dubbi, il progetto è di assoluta importanza.
“Crosetti gli fa notare che la Ternana ha comprato i diritti Tv delle partite e le regala ai tifosi, in chiaro in tutta Italia, non lo fa nessuno.
“Così verranno in tanti allo stadio quando si potrà di nuovo, per divertirsi con noi. Gli ascolti della penultima diretta fanno pensare:700 mila spettatori e a Terni ci sono solo 110 mila abitanti, stiamo creando curiosità. Qui, ogni partita è un mini campionato. Puntiamo alla B e siamo scaramantici, però pensiamo alla massima serie, possibilmente nel nuovo stadio. A parte che ormai tutti i livornesi guardano in Tv la Ternana”.