C’è un episodio, nell’inchiesta della DDA di Napoli (pm Maurizio De Marco) che ha consentito di sgominare il feroce clan della Vinella Grassi di Scampia, ritenuto emblematico dagli inquirenti: un summit tenuto il 3 novembre 2017, seguito dagli inquirenti, al termine del quale è stata sventata una vera e propria guerra di camorra imminente tra i vari e litigiosi gruppi che costituiscono la cosca.
Tutto avviene grazie all’intervento “de relato” (non per conoscenza diretta ma perché riferitogli da terze persone) di Salvatore Petriccione
(detto lo “zio”) dal carcere di Terni (l’ ufficiale di collegamento per i pm era Salvatore Lamonica, arrestato ieri) che indica Vincenzo Spera (anche lui tra le persone arrestate ieri, ndr) come l’ unico garante della pace.
La “voce” di Petriccione , dal carcere ternano, ha evitato un’ altra faida che avrebbe potuto insanguinare, così com’è sempre successo in passato, quella “particolare” zona di Napoli dove gli interessi della camorra erano tornati ad essere di altissimo livello.