Sono atterrati nell’aeroporto di Perugia con un volo proveniente da Casablanca i primi lavoratori stagionali originari del Marocco dopo la riapertura delle frontiere.
Saranno impegnati in agricoltura ,soprattutto per la coltivazione del tabacco e nella raccolta dell’ortofrutta nella media e alta valle del Tevere umbra. Operai specializzati, una quarantina (su 110 attesi) sbarcati da un charter che poi ha proseguito verso il nord Italia, che assicureranno la raccolta dei prodotti dell’Umbria messa in difficoltà dalla mancanza di manodopera.
Si tratta di operai agricoli qualificati che ormai da anni sono impiegati sul territorio, tanto da essere diventati indispensabili per l’attività di molte aziende umbre.
Un’iniziativa organizzata dalla Coldiretti Umbria, che oltre ad andare incontro alle esigenze degli imprenditori locali, sarà utile anche ad altre aziende agricole del centro-nord Italia.
In aereoporto i lavoratori hanno seguito tutte le procedure previste per lo sbarco, durate più di un’ora.
Mascherine sul volto e bagagli al seguito si sono diretti alla spicciolata verso i pulmini e le auto che li attendevano all’esterno dell’aeroporto. Spesso con gli stessi datori di lavoro.
Solitamente il loro arrivo avveniva in primavera, tra marzo e aprile, ma quest’anno è stato bloccato e rinviato a causa dell’emergenza sanitaria. Poi tra novembre e dicembre il ritorno a casa.
Tutti sono consapevoli che dovranno sottoporsi alla quarantena prima di cominciare a lavorare. Lo faranno negli alloggi che li attendono.
Molti sono comunque quelli che vorrebbero trasferirsi stabilmente in Italia e portare in Umbria le loro famiglie.