Ha dell’incredibile quanto affermato in un servizio sull’EuroSongContest da parte della Tv di Stato della Bielorussia, la CTV, che appoggia il presidente-dittatore Lukashenko.
“Un bestiario dei pervertiti, omosessuali degenerati, spazzatura che sa di Aids. Per fortuna non l’ hanno trasmesso in Bielorussia’ . E’ stato detto nel servizio.
La vicenda è diventata di dominio pubblico in Italia e in Europa dopo che sul profilo Facebook dell’associazione bielorussi in Italia “Supolka” è stato pubblicato il video di questo servizio con tanto di sottotitoli in italiano, di quanto l’impavido conduttore stava delirando.
“La rubrica ‘ la medaglia di Giuda’ fa parte della trasmissione domenicale ‘ La Settimana’ che viene trasmessa ogni domenica sul canale televisivo bielorusso CTV. Nella puntata del 23 maggio il suo autore e conduttore Grigoriy Azarenok (Ryhor Azaronak) ha detto la sua opinione sul concorso musicale, i suoi vincitori e sui valori democratici occidentali in generale: ‘ Guardate che cosa ha vinto Eurovision. È un bestiario dei pervertiti, omosessuali, degenerati, spazzatura che sa di Aids. Per fortuna non l’ hanno trasmesso in Bielorussia. Il mondo moderno della democrazia e del progresso sta avanzando con successo verso la demenza totale, verso le perversioni fuori di testa, verso gli individui in tanga, verso la distruzione di tutto ciò che è umano nell’ uomo. Dobbiamo separarci da tale progresso dalla cortina di ferro. Preferiamo la dittatura. Tutto il mondo sprofonderà in questo abisso, ma la Bielorussia rimarrà un’ isola di libertà”.
Rivoltante.
Tra l’altro la Bielorussia è quel Paese che “dirotta” gli aerei di linea con la scusa di una bomba a bordo e arresta un blogger, di 26 anni, super temuto dal presidente-dittatore, Protasevich. Chissà che ne pensa l’impavido conduttore delirante.
E comunque non è la prima volta che dall’EST vanno all’attacco dell’EuroSongContest. Più di questo marziano bielorusso fece addirittura il vice premier russo Rogozin quando a vincere fu la donna barbuta, l’austriaco/a, Conchita Wurst, nel 2014: “il futuro del continente? – disse – una donna con la barba”. Un altro parlamentare, Milonov, parlò di “una pervertita, la cui presenza insulta milioni di russi”. E ancora: “La partecipazione del travestito ed ermafrodita noto come Conchita Wurst, sulla stessa scena di cantanti russe in diretta televisiva, è una propaganda per l’omosessualità e un declino morale”. E, infine, il leader nazionalista Zhirinovsky: “E’ la fine dell’Europa: non hanno più uomini e donne, hanno ‘questo’”.
Dunque, dall’EST , niente di nuovo. Viva i Maneskin.