I risultati degli screening tiroidei effettuati a Terni, Narni e Foligno in occasione della settimana mondiale della tiroide, che purtroppo confermano le serie problematiche legate alla malattia nel territorio provinciale, sono stati illustrati questa mattina nell’aula A dell’Università di medicina a Terni dall’Associazione Umbra Malati Tiroidei. Su 387 screening ecografici svolti, meno di un terzo (27,3%) è risultato nella norma.
Tutti gli altri hanno evidenziato problematiche di vario tipo. In particolare dallo screening – che ha comunque riguardato un campione statisticamente non significativo – emerge che solo a Terni quasi la metà delle 150 persone che si sono sottoposte all’ecografia è stata richiamata per svolgere ulteriori accertamenti.
Per il direttore della struttura complessa di Endocrinologia del Santa Maria di Terni Camillo Giammartino, “il dato è stabile rispetto agli screening svolti nei cinque anni precedenti, questo significa che ancora non sono stati rilevati eventuali cambiamenti positivi, che potrebbero derivare dall’uso del sale iodato”.
L’importanza del ruolo dello iodio nell’ambiente e il pericolo che deriva dal fumo sono i due elementi principali evidenziati da Giammartino, secondo il quale “non è stato ancora dimostrato scientificamente un legame causa-effetto tra inquinamento ambientale e malattie della tiroide”.