Coerenza programmatica delle scelte effettuate e stretto collegamento tra le attività previste e le risorse finanziarie necessarie alla loro realizzazione: sono queste le linee che definiscono il primo Documento di economia e finanza regionale (“Defr”) della Regione Umbria 2016/2018, che andrà a sostituire il Documento Annuale di Programmazione (DAP) , presentato, ieri mattina a Palazzo Donini, a Perugia.
Il documento individua le priorità raggruppandole in cinque aree di intervento: istituzionale, economica, culturale, territoriale, sanità e sociale allo scopo di comunicare la visione strategica e le priorità alla base dell’azione della Regione.
“Questo Documento – ha affermato la presidente Marini nella sua illustrazione – è chiaramente il cardine dell’azione programmatica e politica della Regione per il 2016 e per il prossimo triennio. Partiamo da una base positiva che riguarda proprio la situazione solida e consolidata del bilancio regionale, tendenzialmente sotto controllo ed in equilibrio, nonostante le ripercussioni negative dovute ai continui tagli di risorse e alle manovre correttive succedutesi a livello nazionale, oltre ai vincoli imposti da recenti provvedimenti normativi. Anche per il 2016 vogliano procedere ad un ulteriore riorientamento e razionalizzazione della spesa ma confermando l’invarianza dei tributi di nostra competenza e delle agevolazioni fiscali già previste in precedenti esercizi finanziari. L’Umbria – ha dichiarato la presidente – affronta l’inizio di legislatura registrando segnali di ripresa del sistema socio economico. Le sfide che aspettano la regione dovranno tuttavia tradursi in una “strategia di attacco” che, attraverso coerenti politiche pubbliche regionali, rafforzi i deboli segnali positivi che vengono dall’economia e dalla società regionale. Ci troviamo difronte però ad una realtà che ancora mostra segnali discordanti”.
“Da una parte – a giudizio della presidente Marini – c’è una serie di imprese che si sono rafforzate ed sono a pieno titolo nel mercato e che dunque costituiscono un motore di sviluppo dell’economia regionale e dall’altra parte però siamo ancora alle prese con segnali di difficoltà che ci arrivano da imprese in crisi. Dovremo agire insomma con una duplice capacità per gestire al meglio le due situazioni, con politiche mirate allo sviluppo ed alla crescita e con politiche invece mirate alla gestione delle crisi ancora esistenti e dunque al sostegno delle imprese che stentano a restare sul mercato. E tutto ciò ovviamente con grande attenzione ai lavoratori coinvolti. La Regione – ha proseguito la presidente – lavorerà per rafforzare i segni di ripresa economica, sia sul versante della competitività delle imprese che della creazione di posti di lavoro, per portare avanti una nuova fase delle riforme finalizzate ad una pubblica amministrazione più efficiente e qualificata e per realizzare azioni che salvaguardino la coesione sociale ed il servizio sanitario regionale”.
Sul versante delle riforme la presidente Marini ha annunciato che fin dalle prossime settimane si inizierà a lavorare su un progetto strategico che riguarderà le Società partecipate ed i servizi pubblici locali (con particolare attenzione al tema dei rifiuti) anche per dare attuazione ai recenti provvedimenti del Governo tesi alla razionalizzazione di questi settori. “Lo faremo con la consueta e doverosa attenzione ai conti pubblici ma anche alla qualità dei servizi. Un atteggiamento che ci ha già premiato nella sanità dove, proprio grazie alla gestione attenta delle spese e dei servizi offerti ai cittadini, siamo stati premiati nel recente Accordo per la ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale che ha portato oltre dodici milioni in più a disposizione della nostra Regione”. Dalla presidente infine una sottolineatura sul versante delle infrastrutture stradali “perchè ci è stato assicurato che entro il prossimo mese di giugno saranno conclusi i lavori, nel versante umbro, della Perugia-Ancona e Foligno-Civitanova. Per quanto riguarda invece la E45 Orte-Mestre abbiamo accolto molto positivamente la scelta annunciata nei giorni scorsi a Terni dal Ministro Del Rio di superare l’idea di una ‘autostrada’ ma di destinare risorse per 1 miliardo e 600 milioni alla manutenzione, messa in sicurezza ed anche realizzazione di nuovi tratti stradali dell’arteria esistente. In questo contesto – ha concluso la presidente – nelle prossime settimane, insieme al sindaco di Perugia, avvieremo un confronto con lo stesso ministro Del Rio per iniziare a ragionare su un primo intervento possibile per il Nodo di Perugia”.