In occasione dell’VIII centenario (1220 – 2020) del martirio dei Protomartiri Francescani – i cinque frati originari della valle ternana Berardo da Calvi, Pietro da Sangemini, Ottone da Stroncone, Accursio e Adiuto di Narni – una delegazione della diocesi di Terni-Narni-Amelia, sarà a Coimbra in Portogallo dal 28 febbraio al 2 marzo per partecipare alle celebrazioni in onore dei Protomartiri Francescani e di Sant’Antonio di Padova nonché all’incontro per il gemellaggio della Municipalità di Coimbra con il Comune di Narni.
La delegazione – guidata dal vescovo Giuseppe Piemontese e composta dai frati francescani di Stroncone e Terni, dal parroco di Aguzzo e dal sacerdote referente del cammino dei Protomartiri francescani nella valle ternana – visiterà nei giorni del pellegrinaggio il santuario della Madonna di Fatima, la Cattedrale di Coimbra, la chiesa della Santa Croce, le comunità francescane di Coimbra e Lisbona e parteciperà a momenti di preghiera sulla tomba dei Protomartiri francescani a Coimbra. Il 1 marzo, per l’apertura solenne del Giubileo di Sant’Antonio e dei Protomartiri francescani, si terrà il convegno “Dialogo con Antonio” sulla storia del santo francescano che dall’originario Portogallo arrivò, per varie vicende, in Italia seguendo san Francesco di Assisi, testimoniando il Vangelo con la predicazione e l’insegnamento, divenendo quel sant’Antonio di Padova ancora oggi molto venerato dai fedeli di tutto il mondo. A seguire ci sarà la solenne celebrazione nella Cattedrale di Coimbra presieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese.
“In questo centenario la famiglia francescana e la nostra Chiesa diocesana – ricorda il vescovo Piemontese – debbano dedicarsi a riscoprire il senso e l’attualità di questi santi martiri, che certamente hanno fecondato la Chiesa, l’Ordine e la stessa diocesi. La ricorrenza celebrativa deve condurre e spingere tutti noi a imitarli nel desiderio di diventare santi, nella testimonianza e martirio efficace ai nostri giorni. Il santuario dei Protomartiri francescani a Terni, che unisce nella venerazione i protomartiri e Sant’Antonio di Padova, diventi, per la nostra diocesi, memoria e testimonianza di martirio e di santità, di ricerca della pace e di dialogo per la comprensione tra i popoli, le religioni e le nazioni, secondo gli insegnamenti attuali della chiesa, nello stile trasmessoci dal padre san Francesco”.