Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, il Giudice per le indagini preliminari ha emesso un decreto di convalida del sequestro eseguito d’urgenza dai finanzieri del Comando Provinciale di Perugia e della Sezione Aerea di Pratica di Mare (Roma), di un’area di oltre 2.600 m2, situata in una zona periferica del comune di Gubbio.
L’attività trae origine dallo sviluppo investigativo delle evidenze acquisite durante un sorvolo operativo finalizzato al controllo economico del territorio, da parte di un elicottero del Corpo, dotato di innovativi sistemi di telerilevamento.
In particolare, nel corso di un sopralluogo aereo l’equipaggio aveva individuato una porzione di terreno, in un’area classificata come “agricola”, su cui insistevano numerosi veicoli in evidente stato di disuso.
Verificata la riconducibilità dell’area ad una società operante nel settore del commercio di autoveicoli, i finanzieri hanno appurato sul posto oltre 200 auto da rottamare non bonificate, parti meccaniche e di carrozzeria, filtri per olio e batterie esauste. La maggior parte dei materiali – classificabili come “rifiuti pericolosi” – era posta direttamente sul suolo non impermeabilizzato, con il conseguente rischio di contaminazione del sottosuolo e delle falde acquifere.
Il legale rappresentante della società è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Perugia per avere esercitato abusivamente le attività di gestione dei rifiuti e di autodemolizione.
L’intervento, frutto della fattiva sinergia tra il dispositivo terrestre e la componente aeronavale della Guardia di Finanza, consentirà anche il recupero della cosiddetta “ecotassa”, ovvero il tributo speciale previsto per il deposito in discarica di rifiuti solidi, che si applica pure nei confronti di chi illecitamente mette a disposizione aree di terreno adibendole a discariche non autorizzate.