Il progetto TURN-Urban Regeneration Terni-Narni è stato presentato a Dubai come esempio virtuoso di integrazione sostenibile tra le aziende manifatturiere e il territorio in cui operano. A illustrarlo nei dettagli alla platea della conferenza sul clima Cop28 è stato il presidente di Anita e della Sezione territoriale di Terni di Confindustria Umbria Riccardo Morelli che, di ritorno dagli Emirati Arabi Uniti, ha sottolineato di essere particolarmente soddisfatto dell’attenzione ricevuta dal progetto messo a punto nel distretto ternano-narnese.
Il progetto TURN, che ha il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio Terni e Narni e coordinato dalla Sezione Territoriale di Terni di Confindustria Umbria è un network di 31 aziende che si confronta sulle buone pratiche implementate in materia di sostenibilità e che ne favorisce la replicazione da azienda ad azienda.
“L’aspetto che ho tenuto ad evidenziare in occasione dell’intervento alla Cop28 – ha spiegato Morelli – è stata la capacità di mettere a sistema esperienze, esigenze, idee e competenze per creare una rete imprenditoriale di sviluppo virtuoso condiviso che realizza azioni per il benessere delle comunità locali e per la rigenerazione urbana del territorio. Il progetto TURN dimostra come la transizione dei distretti industriali verso obiettivi di sostenibilità sia possibile attraverso un’integrazione stretta tra impresa e comunità. Transizione che, oggi più che mai, presuppone il principio della conciliazione tra obiettivi di crescita economica, di sviluppo sociale e di preservazione dell’ambiente e del clima in accordo con quanto contenuto nell’Agenda 2030 dell’ONU. Il distretto di Terni–Narni rappresenta un contesto ideale di integrazione tra tessuto urbano, natura e attività produttive”.
Nel mese di gennaio, in occasione di una iniziativa pubblica, saranno presentati in modo dettagliato i dati riferiti alla sostenibilità del distretto e le successive fasi di sviluppo del progetto.