Il Chievo dei miracoli, delle stagioni in serie A, non c’è più, sepolto sotto una valanga di debiti che ne hanno determinato l’esclusione dal prossimo campionato di serie B.
Ieri sera, infatti, il collegio di garanzia del CONI ha respinto definitivamente il ricorso presentato dalla società veneta assistita dal figlio del Presidente della Repubblica, Bernardo Mattarella.
Il Chievo ripartirà dai dilettanti, da vedere se dalla serie D oppure, addirittura, dall’Eccellenza regionale veneta.
Non ci sarà una serie B a 19 squadre perché il consiglio federale della FIGC riammetterà il Cosenza, appena retrocesso.
Quindi il 28 ottobre la Ternana giocherà in trasferta a Cosenza e non già a Verona contro il Chievo.
IL DISPERATO RICORSO AL TAR DEL LAZIO
“Il Chievo Verona prende atto della decisione del Collegio di Garanzia del Coni e annuncia l’intenzione di impugnare tale decisione presso il Tar del Lazio per difendere i propri diritti, ribadendo di aver sempre operato in linea con le normative vigenti e federali per l’iscrizione al campionato di Serie B 2021/22”.
FUORI ANCHE NOVARA, CARPI, CASERTANA E SAMBENEDETTESE
Spariscono dal calcio professionistico anche piazze importanti come Carpi, Novara , Caserta e San Benedetto del Tronto.