Nel secondo semestre 2018, l’economia ternana è stata caratterizzata da una crescita contenuta in alcuni degli ambiti analizzati, quali imprese, esportazioni e turismo e un arretramento in altri, quali il mercato del lavoro e l’accesso al credito.
Negli ultimi due trimestri del 2018 si è assistito a una leggera crescita tendenziale del numero delle imprese attive iscritte nei registri camerali che interessa soprattutto il settore terziario.
Per quanto riguarda il commercio con l’estero, nello stesso periodo si è registrata una crescita sia delle importazioni che delle esportazioni.
Nel corso del 2018, gli occupati sono diminuiti di quasi mille unità mentre le persone in cerca di occupazione sono aumentate di quasi duemila unità.
Sono diminuite le ore di cassa integrazione erogate e sono crollati i protesti.
Boom per il turismo nell’orvietano e nell’amerino. A Terni aumentano gli arrivi e diminuiscono le presenze.
Lo si evince dai dati elaborati dal rapporto dell’osservatorio provinciale sull’economia della Prefettura di Terni, diffusi ieri.
LA FORZA LAVORO
Secondo la rilevazione Istat sulle forze di lavoro, nel 2018 il numero di occupati residenti nella provincia di Terni è pari a 85 mila unità, e segna una flessione dello 0,8% rispetto al 2017, in linea con l’andamento dell’anno precedente. Il numero di persone in cerca di occupazione ammonta a 9 mila unità e diminuisce del 18,8% rispetto al 2017 . Tali andamenti comportano una contrazione complessiva della partecipazione al mercato del lavoro – le forze di lavoro diminuiscono del -2,9% – e una crescita degli inattivi (+1,9%), cioè di coloro che, per effetto di scoraggiamento o altri motivi, si collocano fuori dall’offerta di lavoro. La variazione degli inattivi assume caratteristiche più marcate tra gli uomini.
Inoltre, tra il 2017 e il 2018 il numero di occupati è diminuito dell’1,5% tra i lavoratori dipendenti e cresciuto dell’1,6% tra gli autonomi. La crescita degli occupati si concentra nell’industria (+10,1%), principalmente nel campo delle costruzioni (+28,5%) dove si assiste a una ripresa in controtendenza rispetto al calo continuo degli ultimi anni.
Nel 2018 il tasso di occupazione della popolazione in età da lavoro (tra 15 e 64 anni) è pari al 59,6%, in lieve aumento rispetto al 2017 (+0,2%); la crescita si concentra tra gli uomini (+0,5%) mentre per le donne
si ha una riduzione di 0,1%
Il tasso di disoccupazione è pari al 9,8%, contro l’11,8 per cento del 2017.
CENTRI PER L’IMPIEGO
Nel 2018 il numero dei rapporti attivati dalle aziende operanti nel territorio attraverso i Centri per l’impiego (Cpi) della provincia di Terni sono stati complessivamente 34.285 , con un incremento pari al 5,8% rispetto al 2017. La crescita è superiore nel territorio del Cpi di Orvieto (+12,5%) e più contenuta in quello di Terni (+4,3%). I dati del secondo semestre mostrano la stessa tendenza di crescita, con un ritmo leggermente inferiore (+4,8%).
Le cessazioni dei rapporti di lavoro nell’intero anno 2018 sono state complessivamente 33.013, in diminuzione del -2,1% rispetto al 2017. La flessione ha riguardato unicamente il territorio Ternano (-3,7%), mentre nell’Orvietano si registra una crescita pari al 4,8%. I dati del secondo semestre 2018 evidenziano la stessa tendenza, con valori più marcati.
Al 31 dicembre 2018 le persone disoccupate iscritte ai Centri per l’impiego della provincia di Terni erano 20.788, di cui 11.257 femmine (54,2%).
Rispetto al 31 dicembre del 2017 si rileva una crescita del numero degli iscritti pari al 3,7%. Tale incremento riguarda sia gli iscritti al Cpi di Terni che quelli al Cpi di Orvieto, con valori più accentuati per la componente femminile.
Inoltre, nel secondo semestre 2018, la Direzione territoriale del lavoro di Terni ha rilevato 602 casi di lavoro irregolare di cui l’8,8% riferiti a situazioni di sommerso.
Nel complesso dell’anno i casi risultano essere pari a 707. La percentuale più elevata di casi di lavoro nero si riscontra nell’industria e nel terziario.
I RAPPORTI CON LE BANCHE
Nel secondo semestre del 2018 si è arrestata la tendenza alla crescita, sebbene moderata, dei finanziamenti bancari nella provincia di Terni; il tasso di variazione su base annua dei prestiti alla clientela residente è passato da +0,5% a dicembre 2017 a -0,1% a dicembre 2018 (-0,1% a giugno 2018).
Nella seconda parte del 2018 si conferma la flessione dei finanziamenti bancari alle imprese che a dicembre è stata pari a -1,5% su base annua contro il -0,8% di dicembre 2017. Il calo ha riguardato sia le imprese medio-grandi (-1,5% a dicembre 2018) sia quelle fino a 20 addetti (-1,5%). A dicembre 2018, i prestiti bancari alle famiglie consumatrici residenti sono aumentati del +2,8% su base annua in linea con gli incrementi dei
periodi precedenti (+2,7% a dicembre 2017).
Sul fronte del risparmio, a dicembre 2018 i depositi sono cresciuti dell’1,4%, un valore superiore rispetto a quello rilevato a dicembre 2017.
Per contro i titoli a custodia hanno subito una diminuzione del 7,8%.
Particolarmente sfavorevole è la dinamica delle obbligazioni bancarie, -25,9%.
IL CROLLO DEI PROTESTI
Nel corso del secondo semestre 2018 il numero dei protesti iscritti al registro della Camera di Commercio di Terni è diminuito del 45,7% rispetto allo stesso periodo del 2017. Nello stesso arco temporale si è registrata una
flessione pari, rispettivamente, all’80,4% e al 63,9% dell’importo totale e di quello medio dei protesti. Nell’anno 2018, il numero di protesti è stato pari a 1.369 unità ed è diminuito del 28,5% al 2017. Sempre su base
annua, l’importo totale e quello medio risultano entrambi in calo, rispettivamente,
del -64,7% e del -50,7%.
IL BOOM DEL TURISMO
Nel corso del 2018, secondo i dati che la Regione Umbria raccoglie nell’ambito della rilevazione Istat , gli arrivi e le presenze nelle strutture ricettive della provincia sono aumentati, rispettivamente, dell’8,3% e dell’8,7% rispetto
allo stesso periodo del 2017. Alla crescita della domanda turistica contribuisce l’incremento degli arrivi sia dei clienti italiani (+7,4%) che di quelli stranieri (+10,2%).
Il flusso turistico è stato più forte nell’orvietano che, nel 2018, ha fatto registrare un +10,8% di arrivi e un +17,9% delle presenze.
Nel ternano invece gli arrivi sono aumentati del 5,3% mentre le presenze sono diminuite dell’16%.
Nell’amerino, +5,7% di arrivi e +14,1% di presenze.
Comunque, per quanto riguarda Terni, in numeri assoluti, parliamo di 149.452 arrivi e 356.796 presenze, nel 2018.
A Orvieto 217.184 arrivi e 429.612 presenze.
Ad Amelia 32.234 arrivi e 77.067 presenze.