Si sapeva che non sarebbe andato il liquidatore della Sgl Carbon all’incontro che il plenipotenziario del Ministero, Castano, aveva organizzato. E così è stato e quindi tuTto si è dimostrato un pourparler, coi dipendenti fuori dalla portineria a Narni, in Via del Lavoro molto preoccupati dalla piega che sta prendendo la vicenda.
Che accadrà adesso? Michele Monachino, il patron, dimostra di avere sempre meno voglia di impiegare proprie risorse per sviluppare l’Elettrocarbonium e quindi potrebbe anche sfumare quella che è sempre stata l’unica alternativa alla ripartenza. Dovrà essere compito del Ministero sbrogliare la questione e cercare di rimettere tutti davanti al tavolo, anche se i paletti sono oggettivamente molto stretti.
Si dovrebbe anche coinvolgere L’E.carb, l’unica propaggine della Sgl Carbon che funziona nel territorio, e funziona molto, molto bene, dopo essere stata espulsa dalla fabbrica, e che dal primo momento doveva essere il punto di ripartenza credibile, prima che la vicenda fosse avvolta in questioni di prestigio ed, alla fine, anche politiche di piccolo cabotaggio.