Sono volate parole grosse stamattina in consiglio comunale di Narni al quale hanno partecipato anche i lavoratori ex Elettrocarbonium ed ex Sgl Carbon: una cinquantina di lavoratori, qualcuno anche delle ditte esterne, che hanno contestato l’operato della giunta ed in particolare quello dell’assessore Marco De Arcangelis. I lavoratori hanno esplicitamente richiesto al sindaco che lo sollevi dalle deleghe. Ma è la situazione ad essere confusa al punto che sembra che vi sia un altro imprenditore interessato, (a fare elettrodi, oppure impianti chimici?) ma che mai espliciterà offerte se il precedente gestore, Michele Monachino non esca definitivamente dalla fabbrica, che invece occupa nonostante che la Sgl Carbon spinga perché sia liberata. Molta confusione allora, che si sta ritorcendo anche contro il sindaco, il quale ha di sicuro la “colpa” di non aver vigilato in prima persona sull’andamento della vicenda, ma che non poteva fare molto di più. Personalmente, si intende, in quanto da un punto di vista del controllo e della verifica delle intenzioni dell’imprenditore è rimasto sconcertato. Come finirà, adesso: nessuno può saperlo. Marco De Arcangelis, quando ha preso la parola, ha manifestato ha rimbeccato le accuse, che secondo lui sono state anche offensive. Se la vedrà in Tribunale?
Alla fine il presidente del Consiglio Comunale, Daniele Latini, è andato un po’ oltre le sua attribuzioni e, siccome i lavoratori, andandosene hanno fatto rumore, li ha minacciati di non “ospitarli” più. “E già, i lavori del Consiglio dovevano andare avanti: c’era da intitolare una piazza a don Gino, cosa molto più importante” hanno amaramente commentato i lavoratori uscendo.
In allegato la copia dell’Ordine del giorno scritto dalla maggioranza consiliare