I sindacati riprendono le redini della vicenda dopo essere stati messi da parte sia dalle istituzioni che dalle due parti in causa. Il precipitare della questione Elettrocarbonium, con una totale assenza di qualsiasi direttiva da parte della direzione aziendale, ha costretto il tornare ai sistemi tradizionali di lotta, che prevedono lo sciopero ed il blocco della fabbrica. E se per lo sciopero sembra quasi inutile, tanto nessuno paga nessuno, il blocco dei magazzini per quello che è stato ripristinato in questi mesi, potrebbe portare ad un colpo alle speranze di chi vorrebbe vendere i semilavorati.
Lo sciopero è scattato un’ora fa e si protrarrà sino al primo di marzo, per centododici ore. Tutto può terminare all’apparire di novità rispetto alla vertenza.
Iniziato anche il presidio davanti alla portineria. E domani mattina davanti alla sede ternana della Regione Umbria, dove si terrà la Conferenza dei Servizi per stabilire la bonifica, i lavoratori sarann presenti in massa.