Alessandro Montedori è un medico, è il Presidente del CO.SA.U (Comitati sanitari umbri). Lavora presso la Regione Umbria (Direzione salute e coesione sociale) come responsabile della sezione assistenza ospedaliera, ricerca e innovazione.
Umani insieme Liberi (realtà ideata da un progetto del Comitato Umani nato in Umbria il 17/11/2022) è una coalizione civica innovativa ed unica nel panorama politico regionale e nazionale, formata da cittadini liberi, indipendenti, professionisti che lavorano nella società civile, provenienti da realtà associative regionali (come il Comitato Umani) ed extraregionali (come La Genesi, Scelta Libera, Agenda 2029 e Guardiani del Cielo) e da nuove realtà politiche popolari, moderne, emergenti.Umani Insieme Liberi vuole portare i Cittadini competenti (e non presi a caso come in precedenti distruttive esperienze) dentro le istituzioni, renderli indipendenti da forze politiche parlamentari ormai dirette da interessi stranieri ed essere così una realtà sociale capace di rendere i cittadini artefici del proprio destino politico ed amministrativo.Umani Insieme Liberi si propone come obiettivo prioritario quello di rifondare la convivenza civile tra esseri umani improntata ai principi di libertà e solidarietà: la libertà è condizione imprescindibile per operare con dignità e responsabilità in quanto costituiti da anima e spirito mentre la solidarietà è legata al fatto che siamo anche fatti da una componente materiale e mortale. Il tempo storico e sociale dei partiti con le loro identità ideologiche divisive è finito, e la maggioranza silenziosa dei potenziali elettori delusi che non va più a votare, rifiuta il classico sistema partitocratico, è il momento della coesione sociale, per restituire legittimamente il potere non solo elettorale ma decisionale ai cittadini, attraverso un modello di democrazia partecipativa come solo noi proponiamo. La nostra proposta metodologica, totalmente innovativa e rivoluzionaria trova un riscontro positivo in modelli sociali, simili, di democrazia partecipativa implementati con successo in Europa, come in Francia, in Olanda, in alcuni lands tedeschi, in regioni a statuto speciale come la Catalogna. In Francia e’ stata creata” la charte de la participation du public” alla governance nei settori ecologici, dell’agricoltura, dello sviluppo urbanistico e dello sviluppo economico in generale.
1) In breve proposte per lo sviluppo della Regione Umbria in tutte le sue peculiarità territoriali
-L’Umbria può fungere da laboratorio di ripartenza per tutta la Nazione in quanto, paradossalmente, il relativo isolamento non ha ancora cancellato del tutto identità e peculiarità per cui è molto amata.
Nella maggior parte del Paese ormai i modelli devastanti di consumismo compulsivo e massificazione forzata fanno si che trovarsi a Milano, Berlino o Parigi non si nota alcuna distinzione. I Borghi e le piccole Città tipiche dell’Umbria si potranno conservare solo contrastando da un lato la svendita dei beni pubblici alle multinazionali come già avvenuto per la gestione delle acque e ora si vorrebbe espandere anche all’intero territorio da destinare ad impianti quali inceneritori, campi agrivoltaici, parchi eolici … e dall’altro impedendo la riduzione di tutti quei presidi (uffici postali, sportelli bancari, servizi sanitari ed educativi, trasporti… ) che rendono vivibile un territorio in nome di un efficientismo che denota la sudditanza della politica agli interessi degli speculatori finanziari. Il territorio e le bellezze umbre sono il risultato di tremila anni di sapiente lavoro di decine di generazioni che non possiamo consegnare alla barbarie ma lasciare intatti alle generazioni future.
2) Una ricetta per rivitalizzare i centri cittadini nell’ottica di città dinamiche
Facili ricette per salvare tutto questo non esistono se non si riparte dall’incentivare il bene più prezioso di una Nazione (sta nel nome nome stesso) ovvero la numerosità dei suoi abitanti e la presenza di coppie giovani eterosessuali che desiderano avere dei figli: per ogni euro speso dal bilancio regionale se ne dovrebbe dedicare un altro per difendere la vita fin dal concepimento. Tra pochi anni, in Umbria, il rapporto giovani in età lavorativa sarà nettamente inferiore a coloro che sono in pensione facendo così saltare ogni equilibrio sociale ed economico. Umani Insieme Liberi propone due metodologie di lavoro: la democrazia partecipativa e l’economia circolare ovvero un modello sociale totalmente innovativo di democrazia partecipativa come metodo di governo regionale con un piano di sviluppo economico basato sull’economia circolare, riconosciuta da tutti i paesi della Unione Europea ed anche a livello mondiale, fulcro della strategia di sviluppo realmente sostenibile per il futuro dell’umanità. Il Governo della regione si attuerà attraverso l’ istituzione dell’agenzia regionale di Programmazione-Sviluppo-Ricerca ed Innovazione Sostenibile nell’ambito di un modello basato sull’economia circolare che potrà utilizzare i fondi strutturali, a fondo perduto dell’Unione Europea (non a debito e con interessi come quelli del PNRR), destinati agli Stati Membri, come previsto dal circular economy action plan della EU (https://environment.ec.europa.eu/strategy/circular-economy-action-plan_en?prefLang=it). Questa Agenzia studierà ed analizzerà specificamente le problematiche ed i punti di forza della Regione Umbria e avrà il compito di proporre progetti in tutti i settori strategici (relativi alle Politiche Familiari e Sociali, Formazione/Lavoro, Ambiente, Agricoltura, Energia, Sanità, Trasporti/Infrastrutture, Economia, Turismo e Cultura). Questa Agenzia sarà composta da specialisti affermati nelle varie discipline, indipendenti (ovvero senza conflitti di interesse con multinazionali o finanziatori privati), provenienti dal mondo accademico e da quello lavorativo e da Commissioni di Cittadini Esperti anch’essi Indipendenti; entrambe le parti collaboreranno strettamente tra loro, realizzando il vero principio della democrazia decisionale partecipativa e verranno finanziate dalla Regione. Particolare attenzione avrà l’attuazione di misure eccezionali e virtuose a favore della maternità non surrogata e della famiglia eterosessuale (nucleo fondante e insostituibile della società) per realizzare uno straordinario sostegno alla natalità al fine di raggiungere un indispensabile incremento demografico regionale, imprescindibile per la difesa dell’identità umbra.
3) Piano regionale non autosufficienza: perché l’Umbria continua a negare l’assegno di cura/sollievo per le famiglie di disabili
-In merito alla questioni legate alla disabilità Umani Insieme Liberi ritiene che vadano affrontate nel quadro generale di sostegno alla vita dal concepimento alla morte naturale: ogni aiuto deve rafforzare il patto intergenerazionale e della Comunità in quanto la disabilità è la condizione permanente dell’essere umano. Infatti veniamo al mondo con disabilità al 100% e bisognosi di essere accompagnati dai familiari e da tutta la comunità verso l’acquisizione di abilità diverse secondo le proprie possibilità e talenti. Tale condizione sarà temporanea ed in questo periodo saremo chiamati a restituire quanto ricevuto alle generazioni più giovani e a quelle più anziane della nostra fino a quando anche noi progressivamente, con l’età o per malattie intercorrenti, torneremo progressivamente verso forme crescenti di disabilità fino alla morte naturale. La disabilità pertanto non è un settore specifico della vita umana da affrontare con spot elettorali ma la condizione permanente di ogni singolo individuo quale soggetto ricevente e/o donante di cura e diremmo addirittura caratterizzante l’essere umano rispetto alle altre forme di vita animale e probabilmente perché dotati anche di una componente che va oltre la materia e che ci distingue.
Per Umani Insieme Liberi l’essere umano è sempre soggetto sacro e mai oggetto o macchina da sfruttare: quando un cittadino chiede ad un politico perché dovrebbe votarlo prima dovrebbe chiedergli “Che cosa è per lei l’essere umano?”.