Valeria Alessandrini è un’insegnante di Italiano, è stata assessore al comune di Terni, consigliere regionale e senatrice della Repubblica.
1) In breve proposte per lo sviluppo della Regione Umbria in tutte le sue peculiarità territoriali
-In questi cinque anni la Giunta di Donatella Tesei ha lavorato molto bene nel garantire quelle possibilità di sviluppo e quelle opportunità che per troppi anni la sinistra aveva negato alla Regione Umbria, limitandola nell’isolamento infrastrutturale, negando possibilità di crescita, lavorando esclusivamente per il bene del partito e non per l’interesse collettivo. Da cinque anni a questa parte è cambiata la mentalità che contraddistingue l’approccio della coalizione al governo della Regione e del paese. Abbiamo rispolverato progetti chiusi da anni nei cassetti, avviato cantieri e garantito una visione lungimirante basata sul rilancio delle infrastrutture, il finanziamento alle imprese, il nuovo impulso al turismo, al sociale, alle produzioni locali. I numeri ci danno ragione. Il tasso di occupazione della Regione Umbria è superiore di cinque punti rispetto alla media nazionale e siamo in linea con le regioni del nord Italia, il Pil cresce come mai prima d’ora, aumentano le esportazioni, abbiamo rilanciato l’aeroporto che oggi è un punto di riferimento per la nostra regione, porteremo l’alta velocità, creeremo sempre nuove opportunità legate ai progetti infrastrutturali e al nuovo ruolo che la Regione Umbria avrà e sta avendo nel nostro Paese. È importante proseguire sul percorso iniziato, individuando per ogni territorio sia le esigenze che le potenzialità di sviluppo. Dobbiamo favorire il piccolo commercio, gli artigiani, le partite Iva, ma allo stesso tempo offrire opportunità alla piccola e media impresa, e garantire alle grandi aziende e alle realtà economiche del territorio, la possibilità di fare lavoro, impresa e occupazione. Possiamo farlo soltanto avviando un confronto aperto su due fronti, con i piccoli comuni e le amministrazioni locali da una parte e il Governo nazionale dall’altra, dove possiamo contare come Lega sul Ministro dell’Economia Giorgetti e sul Ministro delle Infrastrutture Salvini, due figure in ruoli determinanti per garantire lo sviluppo della nostra regione, voltare finalmente pagina dopo anni di disastri e immobilismo della sinistra.
2) Una ricetta per rivitalizzare i centri cittadini nell’ottica di città dinamiche
-Il centro cittadino rappresenta ancora oggi un fulcro sociale ed economico dal quale ripartire per il rilancio complessivo delle città. La Regione Umbria deve continuare a lavorare come fatto in questi anni per incentivare le attività commerciali, artigianali e culturali, favorendo lo sviluppo di nuove realtà e i giovani imprenditori. Oltre a questo è necessario contribuire in sinergia con i comuni, gli imprenditori, i commercianti, le associazioni del territorio all’organizzazione di eventi che siano appetibili, coinvolgenti e di spessore, dagli spettacoli musicali, alle mostre culturali, gallerie e spazi espositivi, dai concerti fino alle fiere dedicate anche alla tecnologia e all’innovazione e ai mercati di qualità, per attrarre persone da fuori nell’ottica di valorizzare il patrimonio culturale e l’identità specifica del centro storico. A tutto questo deve fare da cornice un ambiente curato, sicuro, appetibile dal punto di vista della viabilità, dei collegamenti e dei parcheggi. Uno spazio sul quale investire per la riqualificazione e il recupero del decoro, del potenziamento dei servizi, dell’illuminazione e della videsorveglianza, per renderli più vivibili e invitanti per le famiglie del luogo, ma anche per i turisti.
3) Piano regionale non autosufficienza: perché l’Umbria continua a negare l’assegno di cura/sollievo per le famiglie di disabili
-È stata fatta una narrazione completamente sbagliata di questa vicenda, l’Umbria non nega nulla, anzi, è la regione che più di ogni altra si è impegnata per garantire alle persone con disabilità non solo delle risorse economiche, ma anche delle opportunità e degli strumenti fondamentali per il percorso di vita indipendente. In Umbria abbiamo organizzato il G7 Inclusione e Disabilità con il Ministro Locatelli, sempre l’Umbria è stata scelta come Regione pilota per la progettazione di percorsi di vita indipendente, volti a garantire alle persone con disabilità l’autonomia possibile e abbiamo stanziato risorse regionali come mai prima d’ora aveva fatto la sinistra. Inoltre come Lega abbiamo rivolto le maggiori attenzioni ai problemi delle persone con disabilità, istituendo un Ministero apposito e dialogando costantemente con il ministro Locatelli per la risoluzione delle criticità. Le maggiori associazioni delle persone con disabilità come Fish e l’Affas, hanno espresso giudizio positivo per come abbiamo gestito le problematiche esistenti, per l’attuazione della legge sulla famiglia, per le proposte che abbiamo fatto per andare incontro alle criticità, fornendo contributi come mai prima ora era accaduto in Umbria. Abbiamo lavorato, e continueremo a farlo, non per un assistenzialismo fine a sé stesso, ma per percorsi concreti, seri e di ampio respiro, in linea con le normative nazionali vigenti, volte a garantire alle persone con disabilità un percorso di vita indipendente, inclusione lavorativa, abbattimento delle barriere architettoniche, dimensioni ricreative, culturali, sportive e molto altro ancora.