“È una occasione perfetta per celebrare papà. Papà amava i giovani, circondarsi di giovani che amava stupire con aneddoti e ai quali dava dei consigli giusti”.
Il papà in questione è Ernesto Bronzetti e a parlare è una delle figlie, quella che gli assomiglia di più nei lineamenti del volto, Ellida. È tale e quale. Le altre sorelle sono Letizia ed Elisabetta.
Ad Ernesto Bronzetti è stato intitolato il torneo di calcio di San Valentino per Under 14 (ne parliamo in altra pagina del giornale).
Raccontando suo padre Ellida dice: “anche se era un solitario amava lavorare in gruppo e stringere forti amicizie. Rapporti professionali trasformati in qualcosa di più”. “Era un vincente – aggiunge Ellida – è partito dal nulla e non ha mai smesso di crederci. Tanto merito va a mia madre che ha creduto molto in lui, va detto, è stato un porto sicuro”. E, del padre, dice ancora: “è stato un grande, un ternano fuori dal comune. Sono orgogliosa di essere sua figlia, di essere qua, e che venga ricordato in questo modo così bello e che venga smentita questa cosa che nessuno è profeta in patria”.
Nonostante sia nata a Venezia e abbia girato l’Italia fin da piccola facendo le elementari in cinque città diverse “tornare a Terni è tornare a casa, oggi è tornare a casa, Terni è casa”, dice ancora Ellida. “È stato un uomo molto moderno, sapeva gestire strategicamente le notizie con la stampa, già 40 anni fa aveva previsto che il calcio sarebbe stato in mano agli sponsor e ai diritti televisivi, sapeva guardare avanti”.
La svolta nella carriera de “la volpe di Terni”, arriva nel 1997, con il trasferimento più ricco di sempre (ai tempi) in Spagna, nel 1997, di Christian Vieri all’Atletico di Madrid.
Hanno un sogno nel cassetto Ellida e le sue sorelle, quello di raccontare, loro che adesso lavorano fra cinema e Tv, la storia di Ernesto Bronzetti “una storia stupenda in un docufilm o in un film di finzione, ci piacerebbe tantissimo”.
Ernesto Bronzetti è morto a Terni il 2 febbraio 2016. Aveva 68 anni e tanti trasferimenti di calciatori da mandare ancora in porto.