Ad una settimana dalla scossa di terremoto di domenica 30 ottobre, il numero degli animali assistiti dall’Ente nazionale protezione animali (Enpa) direttamente o indirettamente ha toccato quota 800 e proseguono a pieno ritmo i ricongiungimenti: ad oggi i volontari sono riusciti a restituire ai loro proprietari ben 69 animali. Sono invece 21, rende noto l’Enpa, i cani e i gatti affidati al canile Enpa di Perugia perché ceduti ad Enpa in via definitiva o temporanea, fino a quando cioè i proprietari non saranno in grado di occuparsi nuovamente di loro.
Oltre alle attività di monitoraggio e di soccorso sul territorio, veterinari, volontari e Guardie Zoofile dell’associazione sono impegnati anche con interventi nelle strutture di accoglienza degli sfollati, finalizzati da un lato a migliorare la convivenza tra uomini e animali, dall’altro a fornire generi di prima necessità per i pet. Strutture che, nonostante gli appelli lanciati, rileva l’Enpa, “continuano in molti casi a chiudere le porte agli animali”.
La presidente nazionale Enpa, Carla Rocchi, si è recata oggi in visita nelle zone colpite dal sisma, per fare il punto della situazione ed esprimere propria vicinanza alle popolazioni colpite: “Desidero anche ringraziare i numerosissimi cittadini che, con il loro supporto, ci stanno mettendo nelle condizioni di essere operativi. Purtroppo – conclude Rocchi – non altrettanto posso dire delle associazioni venatorie, le quali neanche di fronte a una tragedia hanno ‘spento’ i loro fucili, e del presidente della Regione Lazio, che ha addirittura data via libera alla caccia al cinghiali ad Accumoli e Amatrice”.
Il coordinatore provinciale di Enpa Terni, Christian Romiti, invece, intende ringraziare i vigili del fuoco che “supportano Enpa sempre, rischiando anche qualche tegola in testa al fine di aiutare gli animali”.