L’assessora di Narni Silvia Tiberti è rimasta sconcertato dal fatto che la Regione dell’Umbria ha inviato il kit per fare il test sierologico alle sole farmacie private, escludendo, almeno al momento, quelle pubbliche. E ha preso carta e penna per lamentare la situazione:
“Con la speranza che a breve ci sia anche un accordo tra Regione ed Assofarm, ovvero con l’associazione delle farmacie comunali e non solamente con Ferderfarma ma che soprattutto vengano ascoltate le osservazioni presentate da Assofarm.
Ad oggi i test sierologici vengono effettuati solamente nelle farmacie private perché è stato firmato un accordo con Federfarma ed attualmente non c’è nessun accordo con Assofarm per poter effettuare il test anche da parte delle Farmacie Comunali.
Con la speranza che tutto questo venga fatto nel più breve tempo possibile, ascoltando, in modo particolare quelle che sono le osservazioni presentate da Assofarm, come ad esempio trovare un luogo diverso per fare i test al di fuori della farmacia, con l’obiettivo di non creare un luogo di possibile contagio per tutti e salvaguardando così il personale ed i cittadini.
Attualmente il test è previsto per bambini e ragazzi da 0 a 19 anni e per le loro famiglie, ottimo il sostegno alle attività scolastiche ma ritengo doveroso fare una proposta ovvero di estendere la possibilità del test anche ad altre fasce della popolazione e quindi aggiungerei anche i docenti ma soprattutto estenderei la possibilità del test ai soggetti più anziani, o chi in famiglia ha una persona con determinate patologie e comunque far decidere al medico di medicina generale chi ha bisogno, approfondendo anche la possibilità dei test rapidi.
Purtroppo quello che sta emergendo e che ai Comuni non viene data nessuna possibilità di scelta, perché le azioni vengono calate dall’altro con criteri già prestabiliti e senza avere la possibilità di creare azioni e progetti secondo le esigenze ed i bisogni della comunità e l’altra cosa che emerge in modo sempre più forte è che il pubblico viene dopo il privato”.