In serata è arrivata l’ordinanza del sindaco, dopo un summit in Prefettura. E’ rischioso lasciare le persone nelle abitazioni più vicine all’incendio. Le fiamme sono imprevedibili pertanto è stata decisa l’evacuazione di 20 unità immobiliari situate in Strada Fontana della mandorla e in Strada Colli della Rocca. Alcune decine le persone interessate dal provvedimento che, a malincuore, sono state costrette a lasciare le loro case. Tra loro anche la signora Margherita Contessa e la sua famiglia, che abbiamo intervistato questa mattina e che non voleva lasciare la sua abitazione. Chi non ha trovato sistemazione da parenti sarà ospitato presso l’Hotel Valentino. Assicurano dal Comune che la zona avrà una presidio fisso curato dalla Protezione Civile mentre sono state istituiti passaggi continuativi delle forze dell’ordine: polizia di Stato, carabinieri, polizia locale, per evitare fenomeni di sciacallaggio.
Il censimento delle persone sfollate è stato effettuato presso i locali, ex circoscrizione, dove si riunisce il Centro Operativo Comunale per le emergenze, in via Puglie , a Borgo Bovio.
Nella riunione che si è svolta nel pomeriggio in Prefettura si è fatto il punto della situazione. I vigili del fuoco hanno fatto presente che “grazie all’intervento durante la giornata di mezzi aerei e del personale impiegato a terra, la situazione appare, al momento, sotto controllo, anche se persistono numerosi focolai che, a causa del vento, potrebbero rendere necessario l’ulteriore impiego di mezzi aeree di personale per il definitivo spegnimento.
Sotto controllo anche l’incendio che dalla notte si è sviluppato a Stroncone dove i Vigili del Fuoco hanno circoscritto le fiamme. Domati, invece, gli incendi di Cesi e di Orvieto a Torre Ripesena.”
Sotto controllo la situazione alla Rocca San Zenone dove il peggio è passato ma, al momento, non è prevedibile quando gli abitanti del luogo potranno far ritorno nelle loro abitazioni. Saranno necessarie approfondite verifiche sulla sicurezza del costone che sovrasta il borgo.
L’ISOLAMENTO DELLA VALSERRA
Secondo il comune di Terni le popolazioni della Valserra non sono state affatto abbandonate. Per gli anziani è stato predisposto un piano sanitario, da parte della ASL, già stabilito fino a domenica prossima. Alcune situazione più difficili sono state risolte con ricoveri in strutture di Terni.
Per quanto riguarda la percorribilità della strada Valserra la Provincia di Terni, che è competente, ha annunciato di aver iniziato i lavori della messa in sicurezza con la rimozione di piccoli massi e detriti e con il taglio della vegetazione che potrebbe invadere la carreggiata in caso di piogge. Entro la giornata di domenica, assicurano, verrà istituito un senso unico alternato, che consentirà il passaggio dei mezzi anche nel tratto interessato dall’incendio.
Infine la proposta del Movimento 5 Stelle e di alcuni residenti in Valserra, quella relativa all’istituzione di una fermata dei treni regionali, a Giuncano.
Ebbene, alla riunione in Prefettura erano presenti anche rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia che non hanno chiuso a questa possibilità ma, a determinate condizioni.
1= La stazione di Giuncano è dismessa da più di un anno, va , dunque, adeguata con minime norme di sicurezza.
2= necessita di un presidio fisso
3=la sosta a Giuncano non è in nessun programma orario di Trenitalia, quindi, nessuno ne è a conoscenza
4= a Giuncano non ci sono monitor che possano informare sull’arrivo dei treni
5=RFI vuol sapere , con certezza, quanti usufriranno del servizio. Deve essere un numero congruo altrimenti il tutto si risolverebbe con un danno per altri utenti. Dunque, per una o due persone i treni non fermeranno.
A questo scopo il Comune di Terni sta approntando un questionario che sarà diffuso in tutte le frazione della Valserra in cui si chiederà chi intende usufruire del servizio ferroviario. Trenitalia vuol sapere il numero esatto degli utenti del servizio.