Il tribunale di Castrovillari ha concesso un mese di tempo alla famiglia Greco per produrre nuove documentazioni al fine di poter evitare il fallimento . L’udienza è stata fissata per il 15 novembre.
I dipendenti in cassa integrazione, ieri, sono stati in Prefettura ad esporre la loro situazione.In un lungo comunicato hanno ripercorso le vicende della storia recente dell’azienda. E le organizzazioni sindacali hanno strappato una convocazione al MISE per il prossimo 23 ottobre.
Storia “Che è l’emblema- scrivono i dipendenti in cassa integrazione – di come la la scarsa lungimiranza del governo nazionale, dei governi locali, dei sindacati e l’immobilismo di chiunque doveva sorvegliare , possano generare simili delitti e dimostra come da tali comportamenti nasca la responsabilità in capo ai medesimi soggetti del naufragio e del fallimento di uno dei più importanti gruppi alimentari italiani.”
Una storia, quella di Alimentitaliani, che si è snodata soprattutto nelle aule di tribunale “in un disorientante intrigo dove si smarriscono i più abili legali, probabilmente perché legali ancor più abili hanno creato un mostro giuridico che ha pochi esempi simili nel resto d’Italia. Il tutto – aggiungono – mentre la gestione dell’azienda langue in agonia, si perdono costantemente clienti e quote di mercato, non vi è alcun segnale di quel piano di rilancio immediato tanto sbandierato.
Ci domandiamo a questo punto – è la conclusione – quale era il progetto della famiglia Greco e s, soprattutto, che colpe hanno i dipendenti se non quella di aver capito già a gennaio che era proprio così che sarebbe andata a finire.”