“Da marzo 2020 a Terni non è possibile più prenotare un’esame diagnostico o una visita specialistica in tempi adeguati , in moltissimi casi non è proprio possibile farlo perché le agende sono chiuse quindi la situazione sta diventando drammatica in virtù degli errori che la giunta regionale fin dall’inizio ha commesso nella nostra città. L’ospedale di Terni è stato relegato a ospedale covid , non si è voluto prendere in considerazione l’utilizzo dell’ex Milizia che era ben attrezzata per poter ospitare malati covid quindi abbiamo perso tutti i requisiti dell’alta specialità. Il tasso di deospedalizzazione a Terni è quasi il doppio rispetto a regioni come il Veneto e la Lombardia. Le prestazioni ambulatoriali sono diminuite drasticamente del 20/25% in questi due anni. Sulla neurochirurgia siamo al -80% di interventi. Non abbiamo curato molte neoplasie e abbiamo avuto una notevole riduzione sui ricoveri da ictus e non abbiamo più un neuro radiologo interventista in grado di intervenire in 4/6 ore. Stiamo assistendo in questa parte dell’Umbria a una vera e propria destrutturazione della sanità pubblica”.
Numeri e considerazioni di Fabio Paparelli, consigliere regionale del Partito Democratico, che interviene così nel dibattito sullo stato di “salute” della sanità a Terni.
“Abbiamo una forte carenza di medici – aggiunge Paparelli – abbiamo 12 reparti senza primario a causa di pensionamenti senza un turn over programmato, abbiamo una carenza di infermieri e soprattutto abbiamo un dato molto allarmante perché avremo nella Usl Umbria 2 54 mila persone senza medico di medicina generale a causa dei pensionamenti e del turn over che non è stato programmato”.
Secondo Paparelli il piano sanitario regionale è da “riscrivere completamente”.
Quanto al nuovo ospedale di Narni-Amelia Paparelli ha detto che “ancora è senza fondi di finanziamento, quando ci saranno i soldi – ha aggiunto -occorreranno dai 6 ai 9 mesi per avviare una procedura di gara quindi , prima di 2 anni, ammesso e non concesso che ci saranno le fonti di finanziamento, quell’ospedale non vedrà la posa del primo mattone peraltro con un tema ancora da definire , quello della viabilità”.
Paparelli ha poi detto di temere la costituzione di un’Azienda unica ospedaliera (con la cancellazione di quella di Terni, ndr) “rifilando a Terni la ‘sòla’ dell’IRCCS “che sono diventati una scatola vuota”.
Quanto al nuovo ospedale di Terni Paparelli ha detto: “non si capisce perché Terni debba essere l’unica città dell’Umbria in cui l’ospedale nuovo venga affidato a un fantomatico gruppo di privati con un project financing chiedendo in cambio 30 anni di appalti interni che vengono di fatto privatizzati con la perdita di competitività e di qualità dei servizi stessi. Siamo disposti ad andare insieme a questa maggioranza dal ministro Speranza a chiedere le risorse nazionali , insieme a quelle regionali, per fare a Terni un nuovo ospedale con fondi pubblici, competitivo, con 500/600 posti letto”.
Sulla clinica privata che Stefano Bandecchi vorrebbe realizzare a Terni Fabio Paparelli ha detto: “la questione è affrontata in maniera errata e credo che si stiano illudendo migliaia di tifosi e di ternani. L’imprenditore si deve assumere un rischio in virtù di un possibile profitto futuro. Il convenzionamento in una Usl avviene in modo molto semplice, si definisco i bisogni sanitari della popolazione, ciò che non si riesce a garantire viene messo a gara con procedure comparative fra i privati che si sono accreditati, cioè che hanno costruito le strutture, che hanno chiesto un accreditamento, che l’hanno ottenuto e quindi possono partecipare una procedura comparativa (una gara, ndr). L’iter della legge 502 prevede questo. Noi , al fine di non generare fasulle illusioni, abbiamo suggerito di chiedere autorevoli pareri così avremmo avuto una parola chiara. Mettere – come fa l’assessore Melasecche – la questione della salute in un derby fra Terni e Perugia è da irresponsabili. Anche perché è falso che il privato esista solo a Perugia. Esiste anche a Terni nel campo della diagnostica, delle cure. A Terni c’è un clinica privata già autorizzata”.
“La vicenda – ha aggiunto Paparelli – è stata strumentalizzata illudendo una parte della tifoseria. Mi auguro che il tutto venga ricondotto a quello che prevede la normativa e che si possano realizzare sia lo stadio nuovo che la clinica applicando la legge”.
Paparelli, analogamente, ha fatto riferimento al nuovo stadio Liberati: “io sono contento se il presidente Bandecchi costruisce lo stadio nuovo ma, anche qui, non è che non ci siano alternative. Ho fatto una legge che consente alla regione di destinare a Terni ogni anno 1 milione di euro per l’impiantistica sportiva (quella sui canoni idrici, ndr). Basta un piccolo aggiornamento di questa legge per consentire al comune di Terni di utilizzare questo milione come rata per il pagamento di un eventuale mutuo, non solo per lo stadio ma anche per il campo-scuola”.