Sono preoccupati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per Farmacia Terni, l’azienda farmaceutica comunale ternana, rispetto alle condizioni e “all’assenza di una politica vera di rilancio”.
Per i sindacati sono necessari “investimenti con maggiori servizi e occupazione”, in controtendenza con la politica degli ultimi anni che – a detta delle tre sigle – avrebbe favorito “il sistema delle farmacie private, a scapito di quelle pubbliche”.
Filcams, Fisascat e Uiltucs rimarcano la mancata proroga dei contratti a termine entro il 31 ottobre che “ha, nei fatti, ridimensionato le attività complementari alla semplice intermediazione del farmaco, che non si stanno espletando, compromettendo ulteriormente il fatturato
dell’azienda”.
Inoltre gli orari obbligatori (aperture dalle 13 alle 16, nei festivi e notturno) “non sono più garantiti con le stesse modalità con cui erano programmati con gli 8 farmacisti con contratto a tempo determinato”.
Le organizzazioni sindacali chiedono dunque di “rendere evidenti le possibili strategie e politiche, per sostenere pienamente il rilancio di Farmacia Terni, superando l’attuale fase di indeterminatezza sia sul versante dei servizi che delle lavoratrici e dei lavoratori. La difficoltà in cui versa oggi l’azienda – concludono – richiede una scelta netta, che si deve compiere nel confronto
tra l’azienda stessa e l’amministrazione comunale, al fine di interrompere il rimpallo delle responsabilità tra un soggetto e l’altro e perseguire l’obiettivo di una piena valorizzazione di Farmacia Terni”.