No alla svendita delle farmacie comunali.
Una nota dei sindacati di categoria prende spunto “da quanto va emergendo nel dibattito politico in seno alle forze di maggioranza del Comune di Terni, che sembrerebbero indirizzate alla vendita delle farmacie comunali per coprire le responsabilità dei buchi del bilancio comunale” per riaffermare la contrarietà alla possibile vendita di quote di Farmacia TERNI.
Le organizzazioni sindacali di categoria, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Terni “riaffermano che la svendita delle farmacie comunali è in netta controtendenza rispetto alla valorizzazione che stanno realizzando in Umbria i Comuni di Perugia, Foligno, Spoleto e gli altri Comuni proprietari di farmacie pubbliche; ribadiscono che la svendita delle farmacie comunali è un atto incomprensibile che aggrava la situazione di crisi della sanità locale; esprimono con forza la contrarietà dei lavoratori verso la dismissione delle farmacie, che costituisce una scelta illegittima ed inopportuna, pericolosa per i lavoratori ed i cittadini, ingiusta e dannosa per le stesse casse del Comune”.
Dunque, un no netto da parte dei sindacati a qualsiasi ipotesi di messa sul mercato di Farmacia Terni.
I sindacati “confermano la volontà, espressa dall’assemblea dei lavoratori, di indire un referendum cittadino da tenersi nei termini di legge, per opporsi alla svendita delle farmacie pubbliche.”