E’ stato presentato il primo “Manifesto della Salute” ideato dai giovani, realizzato nell’ambito di Fattore J, un progetto promosso da Fondazione Mondo Digitale insieme a Janssen Italia per accrescere negli studenti la fiducia nella scienza.
La presentazione si è svolta presso il Consiglio della Regione Lombardia. A sottoporre all’attenzione delle istituzioni i 10 punti programmatici del Manifesto sono stati i 20 giovani “Ambasciatori”, autori del testo, in rappresentanza di 11 mila studentesse e studenti, provenienti da 16 regioni d’Italia. Tra loro figura anche la studentessa Sara Pelle del Liceo Renato Donatelli di Terni.
Dal Manifesto emerge con forza la richiesta da parte dei ragazzi di investire su persone, ricerca e innovazione per favorire il progresso scientifico, che – grazie anche al ruolo della scuola – possa essere portato alla conoscenza di tutti.
La presentazione del “Manifesto della Salute” ha segnato la conclusione della seconda edizione di Fattore J, che ha coinvolto oltre 11 mila studenti delle superiori, per un totale di 111 scuole in 16 regioni d’Italia, in approfondimenti e dibattiti su temi chiave in diverse aree terapeutiche (oncologia, ematologia, immunologia, infettivologia, ipertensione arteriosa polmonare e neuroscienze). Grazie al coinvolgimento di 13 associazioni di pazienti, all’autenticità delle storie condivise e alla capacità di comunicare con empatia di esperti e medici, Fattore J è riuscito nell’ambiziosa sfida di portare salute e benessere al centro del processo educativo. Con l’obiettivo di accompagnare le nuove generazioni, fortemente colpite dalla pandemia, allo sviluppo di competenze e strumenti per diventare protagonisti del cambiamento e costruttori di fiducia nella scienza, Fattore J è diventato anche un originale strumento di ascolto. Lo testimoniano i risultati finali della ricerca “I giovani e la fiducia nella scienza”, elaborata dal Dipartimento di economia politica e statistica dell’Università di Siena. L’indagine esplorativa, composta da quattro questionari mensili con diversi focus (cambiamenti negli stili di vita, fiducia nelle istituzioni, modifica di comportamenti in base alle opinioni di esperti, bias cognitivi su temi scientifici), ha rilevato l’attenzione dei giovani ai temi del benessere e della salute, la necessità di una comunicazione scientifica sana ed equilibrata, la capacità di selezionare le fonti affidabili, l’impegno a condividere la fiducia nella ricerca per un futuro di scienza più inclusivo per tutti.
In particolare, dal quarto questionario tematico su bias cognitivi in ambito medico-scientifico, emergono nuove sfide formative per migliorare tra le nuove generazioni la capacità di interpretare informazioni statistiche più complesse, tra incertezza, probabilità e rischio, e riconoscere gli stereotipi di genere sulla salute. Anche tra i giovani, infatti, esistono bias di genere e di autorità (per i dettagli si rimanda alla scheda ricerca).
IL MANIFESTO DEL FATTORE J