Resta alta l’allerta per il virus West Nile. I casi in Italia sono in crescita ed anche il bilancio delle vittime si allunga di giorno in giorno: al momento sono otto i pazienti deceduti dall’inizio dell’anno, l’ultimo questa mattina a Maddaloni (Ce), un 72enne. Ed anche il numero delle infezioni stimate sul territorio nazionale preoccupa: sarebbero almeno 10mila, la maggioranza in forma asintomatica. Il picco dei casi si prevede dopo ferragosto, ma a destare timore è anche l’imprevedibilità di questo virus
A fronte della diffusione nel territorio italiano dei casi di West Nile Disease (Wnd), la Regione Umbria, attraverso il Servizio Prevenzione, Sanità veterinaria, Sicurezza alimentare, conferma l’assenza di contagi sul proprio territorio. Contagi non riscontrati né tra gli esseri umani né tra gli animali, in virtù del costante impegno dei professionisti che quotidianamente si dedicano all’attuazione del Piano di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi (Pna) 2025.
La West Nile Disease, o febbre del Nilo occidentale, è una malattia virale trasmessa principalmente dalle zanzare del genere culex. Sebbene non si trasmetta direttamente da persona a persona o da animale a uomo per contatto, rappresenta una priorità di sanità pubblica e veterinaria.
Il sistema di sorveglianza umbro è multidimensionale e all’avanguardia, consentendo un monitoraggio capillare del territorio:
- sorveglianza entomologica: dalla primavera all’autunno, le trappole per zanzare, posizionate strategicamente, permettono di monitorare la presenza dei vettori e l’eventuale circolazione del virus tra di essi
- sorveglianza sierologica su uccelli stanziali: gli uccelli, veri “sentinelle” della malattia, vengono monitorati per rilevare precocemente l’attività virale nell’ambiente
- sorveglianza su uccelli selvatici morti: l’analisi di esemplari rinvenuti senza vita contribuisce a tracciare la diffusione del virus
- sorveglianza clinica negli equidi: un’attenzione costante è dedicata agli equidi, i quali possono manifestare segni neurologici in caso di infezione, fornendo un ulteriore indicatore della circolazione virale
Parallelamente, è in fase di elaborazione un piano per contrastare l’eventuale sviluppo di resistenza agli insetticidi da parte delle zanzare, assicurando l’efficacia delle misure di controllo nel lungo termine.
Tra le azioni previste dal Piano vi è anche una campagna di comunicazione che vede impegnate sin dal mese di giugno la Regione, le aziende sanitarie regionali e Anci Federsanità, nella diffusione sui canali web, social e con materiali cartacei, le informazioni e i consigli utili per coinvolgere attivamente i cittadini nelle azioni di prevenzione.