“Dopo le due aggressioni dei giorni scorsi contro i poliziotti ternani ora addirittura un agente accoltellato che se l’è cavata con una ferita alla mano solo perché è in parte riuscito a schivare il fendente. Ormai la misura è colma”.
Lo denuncia Luigi Testaguzza, segretario provinciale della Federazione Sindacale di Polizia, dopo i fatti di cronaca di questi giorni che hanno avuto per protagonisti, loro malgrado, agenti della polizia di stato in servizio a Terni.
Tre aggressioni in circa 20 giorni, tutte contro i poliziotti di Terni, avvenute durante operazioni di servizio, e tutte ad opera di giovani extracomunitari, uno dei quali spacciatore con un passato da scafista tra la Libia e l’Italia.
“Questi episodi – afferma Testaguzza – non sono una peculiarità ternana ma si stanno verificando un po’ su tutto il territorio nazionale e ciò dimostra come ci sia bisogno di una risposta a livello centrale predisponendo una rapida distribuzione della pistola elettrica taser (la cui sperimentazione sta iniziando in alcune città italiane) che sia rapida e soprattutto con regole di ingaggio chiare ed efficaci.”
Sui fatti di Terni è intervenuto anche il segretario nazionale della FSP-Polizia, Filippo Girella.
Quanto accaduto a Terni in queste settimane – ha affermato Girella, – è la conferma che la nostra richiesta di un inasprimento delle pene per i reati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale è quanto mai attuale. Ma soprattutto, aggiunge Girella, c’è bisogno che si ristabilisca un principio fondamentale che oggi purtroppo in Italia rischia di venire meno e che è rappresentato dalla certezza delle pena. Nei prossimi giorni invieremo una richiesta a tutti i gruppi parlamentari chiedendo che nella legislatura che si è appena avviata le nostre richieste di maggiori tutele e garanzie per gli operatori delle forze dell’ordine vengano trasformate in leggi dello Stato.”