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“Pentita mai, qualche volta ho pensato di mollare perché è veramente dura vivere così però pentimenti mai.”
Così Federica Angeli la giornalista di “Repubblica” che, questo pomeriggio, ha partecipato ad una iniziativa di Acciai Speciali Terni sulla Legalità. La Angeli ha partecipato a un convegno con Massimiliano Burelli, amministratore delegato di AST, Antonio Alunni,presidente di Confindustria Umbria e Michelangelo Anderlini di Transparency International Italia.
Federica Angeli vive sotto scorta dopo le minacce rivolte a lei e alla sua famiglia in seguito alle sue inchieste contro la mafia che inquina il litorale romano.
“Non sono capace, per mestiere, a voltarmi dall’altra parte, per me era impensabile difronte alla stessa situazione non comportarmi esattamente come mi sono comportata.”
Vivere con la scorta non è un’esperienza facile. “Vivere con la scorta – afferma la Angeli – è come vivere agli arresti domiciliari.E’ una libertà vigilata:devi chiedere il permesso per entrare in un determinato bar, non puoi uscire sul balcone di casa tua, avendo deciso di rimanere ad Ostia, devi comunicare il giorno prima i tuoi spostamenti e gli orari, non guidi più la macchina, non giri in macchina con tuo marito, è una rinuncia a tanto.”
Giovedì 14 giugno è stata organizzata una manifestazione di solidarietà nei confronti della giornalista di Repubblica, manifestazione che partirà proprio dall’abitazione della Angeli. E’ stata organizzata da un comitato di cittadini di Ostia e dalla Federazione Nazionale della stampa.
E’ una risposta alla delusione dell stessa Angeli, lasciata sola, in Tribunale, nel processo contro 32 appartenenti al clan Spada.”Ho cercato di scuotere ancora volta i cittadini – afferma la Angeli – quando in quell’aula non si è presentato nessuno all’inizio del processo contro gli Spada.Io ero lì ma ancora una volta mi sono ritrovata sola, senza la cittadinanza.Quindi ho deciso di annullare l’appuntamento per la presentazione del libro a Ostia.Questa mia presa di posizione dura ha smosso evidentemente qualcosa in loro e hanno organizzato una grande manifestazione.”
I legality days sono stati decisi, come ha dichiarato lo stesso amministratore di AST, Massimiliano Burelli, dopo che l’azienda ha subito una frode nei rifornimenti di rottami. L’inchiesta denominata “acciaio sporco” portò a vari arresti, a perquisizioni e sequestri.
LA NOTIZIA
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/presunta-truffa-allast–decine-di-arresti-350339
“C’è stato un evento scatenante – ha detto l’ingegner Burelli – noi come AST siamo stati oggetto di una frode importante nel giugno del 2016 da parte di fornitori di rottame che avevano corrotto tutta la struttura di controllo interno, ci avevano frodato dandoci materiale di qualità scadente per anni.Avendo visto che fornitori esterni avevano una forza così potente per corrompere il 100% della struttura interna che era deputata a controllare, abbiamo capito che bisognava fare qualcosa di diverso e qualcosa di visibile e qualcosa di dirompente.Da quel momento abbiamo deciso di firmare con la Prefettura questo accordo sulla legalità e abbiamo deciso di lanciare il format di questi legality days.”
Il compito di introdurre gli ospiti e di intervistarli è stato affidato al volto di TG1, Alberto Matano.