Il Presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti risponde alle critiche avanzate dalle opposizioni e in particolare dal Movimento 5 Stelle, che lo accusano di aver compresso le regole democratiche continuando a convocare da remoto le sedute del consiglio comunale anche quando ci sono importantissime questioni da discutere come il bilancio previsionale o il Documento Unico di Programmazione.
“Le regole da remoto non sono state assolutamente calpestate , né compresse – replica Ferranti – perché il funzionamento delle attività da remoto è regolamentato da norme di rango primarie volute dal governo nazionale, la Prefettura di Terni è informata sia sui sopralluoghi (per individuare possibili alternative alla sala consiliare di Palazzo Spada, ndr) sia sullo svolgimento delle sedute, tutte e 10, e in particolare quella dedicata al Dup e al Bilancio previsionale è stata gestita non secondo i decreti che regolamentano le sedute da remoto ma secondo gli articoli 75 e 76 del regolamento comunale che indicano i tempi della presentazione degli emendamenti e definiscono queste sedute esclusivamente dedicate al Bilancio previsionale e al Dup. Dunque assolutamente nessun bavaglio alle opposizioni anche perché l’ente che ha la competenza per monitorare l’attività dei comuni, la Prefettura, è al corrente di quello che stiamo svolgendo già dalla metà di giugno con una corrispondenza ufficiale e non sono state mosse eccezioni.
Le proteste delle opposizioni fanno parte del gioco delle parti – rileva Ferranti – sarebbe inelegante da parte mia esprimere giudizi sui gruppi di maggioranza e opposizione. Ci sono norme volute dal governo nazionale (che non è dello stesso colore della giunta che governa Terni) che vengono contestate a livello locale. Non c’è assonanza. Tutti comunque auspichiamo che al più presto possibile si possa tornare alle riunioni fisiche.”
Il consiglio comunale da remoto non è una prerogativa solo di Terni. Si svolgono ancora così i consigli comunali di Ferrara, Trieste, Fabriano, per fare degli esempi. Il consiglio comunale di Narni approverà oggi, da remoto, il consuntivo 2019.
“A parte i primi 20 giorni di blocco -ha affermato Ferranti – dopo il DPCM del 17 marzo, dal 30 marzo l’attività del consiglio comunale è ripresa: abbiamo fatto 8 conferenze dei presidenti, 6 uffici di presidenza e con il prossimo del 30 luglio, 10 consigli comunali da remoto e si sono tenute anche 3 sedute di question time”.
Abbiamo chiesto al Presidente del consiglio comunale di Terni un suo parere sulla vicenda dell’ex consigliere Raffaello Federighi che chiede di poter rientrare nel consesso civico: “non è una situazione piacevole, l’abbiamo dovuta affrontare dal settembre 2018 quando la Prefettura, su indicazione del Ministero dell’Interno, ci indicò di procedere a una surroga per una posizione di incandidabilità. Poi c’è stato questo percorso di riabilitazione che ci è stato segnalato dall’avvocato del signor Federighi. Abbiamo ritenuto di richiedere alla Prefettura di Terni e al Ministero un parere ufficiale su questa vicenda e sulla richiesta arrivata all’amministrazione comunale da parte del legale del signor Federighi. Il parere è arrivato e,ad oggi, la parte tecnico-giuridica fa riferimento a ciò che ha detto il Ministero tramite la Prefettura e al parere del segretario generale del Comune di Terni che è il soggetto che indica la linea giuridica dell’ente, cosa che non spetta certamente al Presidente del consiglio comunale”. Federighi, al momento, resta fuori dal consiglio comunale.