Ferrovie dello Stato ha presentato il piano industriale 2022-2031 che prevede oltre 190 miliardi di investimenti con un impatto sull’economia nazionale stimabile in 2-3 punti percentuali di PIL. Ne hanno illustrato i contenuti questa mattina, a Roma, la Presidente, Nicoletta Giadrossi, e l’Amministratore Delegato, Luigi Ferraris.
In Umbria il piano industriale 2022 – 2031 prevede un investimento complessivo di quasi 4 miliardi di euro: risorse – hanno affermato i vertici di Ferrovie dello Stato – che andranno a disegnare un rinnovato scenario di mobilità, ferroviaria ma anche stradale, più interconnessa, sostenibile e in grado di rispondere al meglio alle esigenze delle persone – e delle cose – che si muovono.
Grande soddisfazione è stata espressa a nome della Regione, dall’assessore regionale alle infrastrutture, Enrico Melasecche anche a nome della Presidente, Donatella Tesei “per la conferma che l’Umbria rientra a pieno titolo nella strategia di rilancio del Paese attraverso la realizzazione di opere viarie, su ferro e su gomma, attese da molti decenni e sui quali la Giunta regionale ha lavorato intensamente fin dal suo insediamento. È con convinzione che solo pochi giorni fa abbiamo confermato a Trenitalia l’interesse alla fornitura dei 12 treni da 200 km l’ora, la cui costruzione parte oggi a causa sia delle vicende Covid che di problemi legati alla gara d’appalto. Garantiranno con l’ingresso certo in Direttissima una qualità dei collegamenti verso Roma, Firenze ed Ancona come mai ha avuto l’Umbria, sia in termini di tempi di percorrenza che di regolarità rispetto agli attuali treni.
La conferma arrivata oggi dai Responsabili nazionali del Gruppo Ferrovie dello Stato – ha affermato l’assessore Melasecche – ci sprona adesso ad un impegno ancora maggiore per avere a disposizione con la necessaria sollecitudine le progettazioni delle opere che ne sono sprovviste, le autorizzazioni e giungere dunque all’appalto dei lavori e la conseguente apertura dei cantieri. Il nostro obiettivo è quello di arrivare alla scadenza della legislatura con il numero maggiore possibile di cantieri aperti. In questo modo finalmente l’Umbria potrà voltare pagina avendo a disposizione infrastrutture e collegamenti ferroviari e stradali che potranno dare nuovo impulso all’economia regionale”.
Le risorse attribuite al polo infrastrutture umbro, così come descritto da vertici Ferrovie dello Stato, costituiscono la parte principale dell’investimento complessivo: 3,56 miliardi di euro.
Di questi, 1,4 miliardi riguardano le infrastrutture ferroviarie e saranno per lo più destinati al raddoppio della Orte – Falconara, alla velocizzazione della Foligno – Terontola (fasi) ed al potenziamento della Terni – Rieti – Sulmona (fasi).
Ammontano invece a 2,16 Miliardi di euro le risorse destinate alle infrastrutture stradali: tra gli interventi principali il Nodo di Perugia, il completamento della E78 e della Tre Valli Umbre e l’intervento sulla SS318 con il completamento delle Gallerie Picchiarella e Casacastalda.
Sono 389 invece i milioni di euro destinati al polo passeggeri: 218 in ambito ferroviario, che si tradurranno nell’arrivo di 12 nuovi treni dedicati al trasporto regionale e nel potenziamento dell’offerta sulla Orte – Falconara e 171 milioni per i servizi su gomma del Trasporto Pubblico Locale, destinati alla progressiva messa in circolazione di 474 nuovi mezzi (elettrici, a gas, ibridi e H2).
Completano il Piano le risorse destinate al polo logistica e al polo urbano: per il primo si prevede un potenziamento e lo sviluppo di nuovi collegamenti, che porteranno ad un incremento del fatturato di circa il 60% (2031 vs 2022), mentre per il polo urbano si stimano circa 200 mila mq di aree da valorizzare, con i principali progetti che riguarderanno le stazioni di Terni e di Foligno, progetti per lo sviluppo di parcheggi di mobilità elettrica e progetti di riforestazione su aree dismesse.