Aveva iniziato bene il quarto di finale la formazione rossoverde chiudendo anche il primo tempo in vantaggio grazie al gol in apertura di Renatinha. Un primo tempo in cui la squadra rossoverde non ha corso particolari pericoli ed in cui sembrava che la formazione di Shindler fosse in grado di controllare bene le giocate delle seppur temibili avversarie del Cagliari.
Tutto cambiava nel secondo tempo con un inizio travolgente del Cagliari che con un uno-due metteva alle corde le rossoverdi. Dapprima Gaby e poi Marta realizzavano il vantaggio delle sarde che , addirittura dopo 10 minuti portavano la squadra di Podda sul 3-1. Shindler provava il recupero con il portiere in movimento e la squadra riusciva a realizzare il secondo gol con Jessica. Ci provava ancora la squadra di Shindler ma quando si gioca con il portiere in movimento basta perdere un contrasto, un pallone che si rischia di subire il gol. E così è andata consentendo alla Peque di realizzare il quarto gol a 3 minuti e mezzo dalla fine. La Ternana ci provava, ma ormai non aveva più gli equilibri giusti e si arrendeva alla formazione sarda che non partiva con i favori dei pronostici ma che, invece, in campo ha mostrato una migliore organizzazione.
Peccato, perchè c’erano tutti i presupposti per passare il turno, ma a nostro avviso Shindler ha abusato delle continue sostituzioni che hanno fatto perdere il filo logico del gioco alle ferelle. Forse si è pensato in prospettiva cercando di mantenere la freschezza ed energie per il turno successivo sottovalutando, ma questa è una nostra impressione, la forza e l’organizzazione del Cagliari.
Ora, assorbita la delusione per l’eliminazione che nessuno si aspettava, alla Ternana non resta che concentrarsi sul campionato per tentare di prendersi la rivincita.