Un finale amaro quello per l’assegnazione della Coppa Italia in casa della Ternana femminile. La squadra di Marco Schenardi, comunque, esce a testa alta dalla finale di Firenze dopo aver lottato ad armi pari contro il Vicenza condannata solo da un calcio di rigore realizzato dalla Basso ad inizio di ripresa. Finale amaro per tutte le ragazze ed in particolare per Alessia Copia, impeccabile protagonista di un campionato importante, che ha avuto sul piede la possibilità di pareggiare ma il suo tiro su calcio di rigore ha trovato la traversa della porta veneta a negarle la soddisfazione e a provocarle un pianto a dirotto per l’errore commesso al momento della sostituzione.
E’ stata una partita condizionata dal caldo asfissiante e ci si chiede come si possa programmare una partita di finale a fine stagione quando la fatica si fa sentire alle ore 16 con temperature superiori ai 35 gradi. Non vuol essere una giustificazione, ma di certo una notazione che dovrebbe far riflettere chi, poi, certi eventi li programma non tenendo conto dei sopra citati aspetti. Non è così, crediamo, che si fa il bene del calcio femminile che la FIGC vuol lanciare definitivamente nel panorama sportivo nazionale.
Tornando alla partita c’è da dire che è stato un incontro sostanzialmente equilibrato con un Vicenza che ha avuto un paio di occasioni importanti neutralizzate dall’ottima Sacco, mentre le rossoverdi hanno evidenziato la difficoltà di essere concrete in fase di finalizzazione.
Al di là di come è andata, comunque, le ragazze meritano di essere ringraziate per quello che hanno dato fino in fondo, per l’attaccamento alla maglia rossoverde mostrato anche in una fase delicata della stagione in cui è emersa la notizia dell’acquisizione del titolo sportivo per la serie B per il prossimo anno e di conseguenza per molte di loro la necessità di cambiare casacca in vista di una rivoluzione tecnica che coinvolgerà anche la guida tecnica di Marco Schenardi, destinato a tornare a guidare una delle squadre del settore giovanile.
( foto di copertina Alberto Mirimao )