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Si è svolto ieri sera, in Piazza della Repubblica a Terni, il flash mob per dire stop all’omofobia, nella giornata internazionale contro la trans-fobia e l’omofobia. L’iniziativa è stata organizzata da ESEDOMANI e vi hanno partecipato un centinaio di persone, tutte munite di candele colorate. Sono state fatte volare le luminose lanterne cinesi. Sono stati ricordati gli episodi di violenza di cui sono rimasti vittime persone omosessuali ed è stato letto il messaggio del Presidente della Repubblica.
QUESTO IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERVENTO DEL CAPO DELLO STATO, SERGIO MATTARELLA
«La Giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia offre l’occasione di riflettere sulla centralità della dignità umana e sul diritto di ogni persona di percorrere la vita senza subire discriminazioni».
«La piena realizzazione di questa libertà, che deve appartenere a tutti, indipendentemente dall’orientamento sessuale delle persone, è essenziale – ha aggiunto Mattarella – per la costruzione di un ordinamento che garantisca il pieno rispetto dei diritti fondamentali e costituisca un pilastro della convivenza civile, in applicazione del principio di uguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione.Sulla capacità di respingere ogni forma di intolleranza si misura la maturità della nostra società. L’intolleranza affonda infatti le sue radici nel pregiudizio e deve essere contrastata attraverso l’informazione, la conoscenza, il dialogo, il rispetto. La non accettazione delle diversità genera violenza e per questo va contrastata con determinazione. È inaccettabile che l’orientamento sessuale delle persone costituisca il pretesto per offese e aggressioni. Così come è inaccettabile che ciò determini discriminazioni sul lavoro e nelle attività economiche e sociali. Dietro queste forme di degenerazione del vivere civile vi è il rifiuto di conoscere e accettare le peculiarità di ciascuno.La Costituzione richiede, all’articolo 2, di garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali di ognuno, non solo come singolo ma anche nelle formazioni sociali in cui si realizza la sua personalità. E la Corte costituzionale – ha concluso Mattarella -ci ha ricordato che la realizzazione di questi diritti, non può essere condizionata dall’orientamento sessuale, perché tra i compiti della Repubblica vi è quello di garantire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione».
A margine della manifestazione ternana non è mancata una nota polemica nei confronti dell’amministrazione della città. Secondo gli organizzatori, infatti, il Comune ha negato l’esposizione della bandiera arcobaleno sul palazzo della Biblioteca Comunale, senza spiegarne i motivi.
In piazza della Repubblica, ieri sera, a sostegno dell’iniziativa di ESEDOMANI c’era anche Valeria Masiello, consigliere comunale del Partito Democratico: “mi è dispiaciuto aver sentito dire da chi ha parlato in questa piazza che l’amministrazione comunale non ha concesso la possibilità di avere la bandiera arcobaleno sul palazzo della Biblioteca; sarebbe stato un ulteriore sostegno a questo tipo di iniziative – ha aggiunto la Masiello – e vorrei capire come mai non è stato possibile esporre la bandiera arcobaleno che è simbolo dell’amore universale; spero che si sia trattato di un equivoco,di un grosso equivoco, chiederò spiegazioni e mi auguro che nei prossimi giorni la bandiera arcobaleno possa essere esposta”.
“L’omofobia è un fenomeno odioso e orribile – ha detto Roberto Desi, dell’associazione ESEDOMANI Terni – che ha segnato le vite, soprattutto, di tanti giovani; discutere se l’orientamento sessuale può qualificare o meno una persona è un discorso ignobile; non è accettabile che le persone vengano discriminate per il loro orientamento sessuale”.
“Questi fenomeni odiosi – ho sottolineato Desi – si possono combattere solo con più diritti, perché diritto significa tutela”.