“Il centrodestra è e sarà unito nell’affrontare le grandi questioni che interessano la città, dall’accordo di programma per Ast al nuovo ospedale di Terni, al Trasporto Pubblico Locale. Lasciamo ad altri le questioni personali che attengono alla dialettica digitale, alla dialettica delle piattaforme e dei social per sviare dai temi centrali”. Lo ha detto Marco Cecconi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, introducendo la conferenza stampa del centrodestra alla quale hanno partecipato Elena Proietti e Cinzia Fabrizi, consigliere anche loro di Fratelli d’Italia, Francesco Ferranti, consigliere di Forza Italia e Devid Maggiora, coordinatore comunale della Lega.
Cecconi ha polemizzato con la giunta per gli annunci roboanti fatti, dalla fermata del Frecciarossa a Terni chiesta a Trenitalia ai rimborsi dei canoni idrici chiesti ad Enel “roba che regge una notte, salvo che poi la mattina ci svegliamo e constatiamo che Enel ha risposto che non concederà un euro dei 100 milioni richiesti”.
Francesco Ferranti ha attaccato la presidenza del consiglio comunale “che dovrebbe svolgere un ruolo di garanzia”. Ferranti è tornato sulla vicenda della presenza o meno delle telecamere durante il consiglio comunale: “se avesse fatto così – ha detto Ferranti – non solo avrebbe violato il regolamento comunale ma avrebbe violato anche la Costituzione perché la libertà di cronaca è garantita. Fortunatamente la reazione veemente dell’Ordine dei giornalisti e di tutte le minoranze ha fatto tornare sui suoi la presidente, vigileremo che continui così”. “Nella normale dialettica democratica – ha aggiunto Ferranti – le minoranze criticano, propongono e la maggioranza può accogliere o non accogliere le proposte, può rispondere ma non può, ad ogni proposta e a ogni tentativo di evidenziare una criticità o una cosa non fatta, iniziare a insultare sui social o pubblicamente”. Ferranti ha polemizzato anche sulle promesse elettorali non mantenute “dalla Ternana in serie A, a Ternanello, al progetto stadio-clinica, tutto sfumato”. Quanto all’attività amministrativa: “si fa a chi la spara più grossa, dall’atto sui canoni idrici al Trasporto Pubblico Locale, all’Alta Velocità , tutte questioni sulle quali bisognerebbe passare dalla propaganda alla formulazione di proposte serie”.
“E’ molto più facile fare annunci, è molto più facile distrarre l’opinione pubblica, far credere alle persone che ci sono molte cose che bollono in pentola ma noi vogliamo vedere i fatti – ha detto Devid Maggiora – in questa situazione ci sono molte proposte che vengono lanciate che poi non trovano una applicazione. In questo contesto dobbiamo evidenziare che c’è una contrazione della democrazia, lo spazio democratico è lasciato agli insulti e la maggioranza è impegnata in insulti e provocazioni piuttosto che nel lavoro a testa a bassa per la città. Tutto ciò lo troviamo non tollerabile. La città – ha aggiunto Maggiora – ha bisogno di un clima più sereno e rispettoso di tutti i partiti politici e trovo preoccupante l’isolamento in cui si sta cacciando Terni rispetto al governo regionale e al governo nazionale. Chiediamo a questa maggioranza di ragionare prima di spararle sempre più grosse”.
“Il nostro compito è quello di assicurare che la nostra città continui ad essere una città in cui le garanzie democratiche vengono realizzate, vengono rispettate e vengono attuate. Negli ultimi 15 giorni abbiamo vissuto momento molto tristi – ha detto la consigliera Cinzia Fabrizi. Abbiamo avuto un sindaco che è stato offensivo nei confronti delle minoranze, mai nella storia della nostra città un sindaco si è permesso di dire che le frasi che ha detto , senza un intervento della presidente dell’emiciclo. Ma noi continueremo a svolgere il nostro ruolo come minoranze e vigileremo affinché le scelte amministrative e politiche non portino alla distruzione della nostra città. Terni non è una città in vendita – ha detto ancora la Fabrizi – bisognerà valutare se realizzare delle attività con i soldi personali del sindaco o con i soldi di Unicusano sia nel pieno rispetto della legge”.
L’ultima a parlare è stata Elena Proietti. L’ex assessore allo sport ha detto che “Terni non è un laboratorio dove poterci utilizzare come cavie per poter acquisire consenso per gli obiettivi che il sindaco dice di avere ogni giorno, sia la regione, sia la Nazione. Penso alle proposte, la maggior parte delle volte irrealizzabili, fatte per vedere se può acquisire consenso, dalla sicurezza privata in città, alle rotonde, a una serie di servizi che il sindaco non può acquistare con la sua società”. La Proietti ha parlato poi di una “deriva antidemocratica che si è vista da subito in campagna elettorale quando non è stato possibile alcun dialogo”. “Terni – ha ripetuto la Proietti – non è un laboratorio creativo, non siamo delle cavie per vedere se con alcune proposte si conquista più consenso rispetto ad altre”.
Concludendo Marco Cecconi ha ricordato che Fratelli d’Italia “è il partito di maggioranza relativa a Terni e in Italia, a questi elettori deve essere dovuto il giusto rispetto, questo sarebbe il fondamento delle regole democratiche”.