Alternativa Popolare di Terni, questa mattina, ha diffuso la lettera che l’assessore Marco Iapadre ha inoltrato a Trenitalia con la richiesta dell’arretramento da Perugia a Terni della partenza del Frecciarossa.
Secondo l’assessore si potrebbero utilizzare le risorse dell’InterCity Tacito. “Si servirebbe così l’intera Umbria con un unico treno e anche Terni, in poche più di 4 ore, sarebbe connessa con la capitale economica del paese”. Per questo era richiesto un incontro proprio con io vertici di Trenitalia. I quali hanno così risposto: “Con riferimento alla richiesta di effettuare il prolungamento della tratta Pregia-Arezzo fino a Terni, ferme restando le doverose verifiche di fattibilità da parte di Trenitalia, si rileva che l’amministrazione richiedente dovrà, in via preliminare, avanzare la richiesta alla regione Umbria che, in virtù di un contratto sottoscritto con Trenitalia, contribuisce con un corrispettivo necessario a garantire la sostenibilità economico-finanziaria del servizio. Pertanto, eventuali modifiche dell’attuale piano, potrebbero comportare un onere maggiore a carico della regione.
Evidenziamo, infine, che con gli orari in vigore, il transito per la stazione di Terni potrebbe non avvenire in orari funzionali per esigenze di business e leisure”.
In tale carteggio – sottolinea una nota di Alternativa Popolare – Trenitalia si dice disponibile ad iniziare un percorso per valutare la fattibilità della cosa, ma per la sua realizzazione, necessita di un impegno economico da parte dell’amministrazione regionale, come è ovvio che sia. E tale amministrazione invece di capire, come sarebbe in grado di fare un bimbo di dieci anni, che portare l’alta velocità anche a Terni significherebbe implementare l’economia di tutta l’Umbria, incrementarne il turismo e tutelarne i molteplici interessi, per bocca del suo assessore alle Infrastrutture e Trasporti Melasecche accampa pretesti infondati e numeri sparati a caso pur di non dire che semplicemente non c’è la volontà politica. Insieme a tutti gli esseri dotati di intelletto chiediamo al Melasecche: perché il Frecciarossa in Basilicata percorre più di 200 km di binario unico e a Terni, dove tali km sono considerevolmente meno, non potrebbe farlo? E perché alla Regione Basilicata l’alta velocità costa 12 euro a km e all’Umbria 50? E ancora perché il Frecciarossa a Terni dovrebbe partire alle 3,30 di notte se, come si evince dalla risposta di Trenitalia, da Perugia parte alle 5,24 (e si potrebbe chiedere di cambiare gli orari rendendoli più favorevoli)?
Noi di Alternativa Popolare con forte preoccupazione ci chiediamo: perché il Melasecche, invece di favorire l’implementazione delle infrastrutture regionali caldeggia il progetto della Stazione Medio Etruria, che va a potenziare l’alta velocità della Toscana? Ci sono ignote le reali motivazioni sottese a questa scelta, ma è sotto gli occhi di tutti che esse non vanno nella direzione della nostra cara Umbria”.