Si riaccende il dibattito sul Frecciarossa dopo l’annuncio dell’assessore Melasecche secondo il quale il treno veloce fermerà anche a Terontola.
” A partire dal prossimo mese di giugno – aveva affermato Melasecche – il Frecciarossa che collega Perugia a Milano e Torino effettuerà una fermata, sia all’andata che al ritorno, anche a Terontola. E’ un risposta alla giusta richiesta dei comuni del Trasimeno ed è voluta anche per aumentare gli utenti e migliorare il servizio”.
Il giorno successivo però Trenitalia si è precipitata a dare la sua versione dei fatti.
“In merito alle notizie su nuove fermate delle Frecce in Umbria, Trenitalia chiarisce che nulla è stato ancora definito e che è allo studio la rivisitazione dell’intera offerta commerciale per tenere conto dell’effettiva ripresa degli spostamenti nelle fasi successive all’emergenza sanitaria e delle nuove esigenze di spostamento delle persone.Nuovi collegamenti o nuove fermate – chiarisce Trenitalia in una nota – saranno valutati in base ad approfondite analisi di mercato svolte periodicamente da Trenitalia, per verificarne l’interesse sul piano commerciale. Le Frecce di Trenitalia, infatti, sono treni a mercato in un sistema di concorrenza con un altro operatore. Nel caso del collegamento con Frecciarossa da e per Perugia, i costi sono in parte sostenuti dall’azienda che – doverosamente e responsabilmente – deve garantirne la sostenibilità commerciale.”
Sulla vicenda sono intervenuti i rappresentanti delle opposizioni in consiglio comunale a Terni.
“Una fermata del Frecciarossa a Terontola, seppur smentita da Trenitalia dopo un roboante annuncio della giunta regionale come in una puntata di scherzi a parte, equivarrebbe ad un ulteriore schiaffo alla città di Terni – affermano Federico Pasculli (5 stelle) , Francesco Filipponi (Pd), Paolo Angeletti (Terni Immagina) e Alessandro Gentiletti (Senso Civico).
Occorrerebbe invece continuare a lavorare seguendo il dispositivo della delibera 182 del 2017 approvata all’unanimità dalla precedente assemblea legislativa umbra e quello dell’atto di indirizzo votato anche questo alla unanimità sull’alta velocità dal consiglio comunale di Terni. I capigruppo di minoranza considerato quanto fatto dalla precedente Giunta regionale dell’Umbria, sono disponibili a portare avanti un confronto con Trenitalia e con la Regione Lazio circa i servizi di collegamento della zona sud della regione ed in particolare Terni. Occorre insistere sulla verifica di compatibilità rispetto ad un Frecciabianca da Terni verso Roma. Occorre però la volontà del Sindaco di Terni di sostenere questo percorso volto a riqualificare e ad aumentare l’offerta dei servizi ferroviari in un’ottica di sostenibilità della mobilità. Dopo un auspicio ad inizio anno, registriamo sui punti il silenzio del primo cittadino, il quale pare aver delegato ogni sua funzione di confronto con la regione, sui temi strategici per la città. Solo un suo sussulto nei confronti della Regione potrà servire a raggiungere l’obiettivo di un adeguamento ed un potenziamento dei servizi di collegamento da e per Terni.