I consiglieri comunali del centro sinistra, a Palazzo Spada, hanno messo le loro firme in un documento in cui si richiede un consiglio comunale straordinario sul tema dei trasporti nella nostra regione. Alla luce anche dell’arrivo del Frecciarossa che, però, interessa da vicino solo Perugia.
Affinché non ci sia “Un’Umbria a due velocità che non conviene a nessuno” come scrive su questo giornale, Walter Patalocco, la maggioranza di centrosinistra al Comune di Terni, prova a far valere le ragioni del comprensorio.
“In occasione dell’annuncio dell’arrivo dell’Alta Velocità, in Umbria, come consiglieri comunali non possiamo che esprimere soddisfazione per il fatto che la regione si proietti in una nuova fase di velocità, infrastrutture e trasporti.
Parimenti non possiamo che esprimere amarezza e perplessità. Amarezza per l’occasione persa di avviare un dibattito, veramente regionale, con l’effettivo ascolto dei territori. Perplessità perché lo scenario che si prospetta incide sul sentimento di appartenenza comune.
Temiamo infatti – scrivono 18 consiglieri di centrosinistra – che l’inasprimento del dibattito scivoli verso un messaggio sbagliato: ossia che le risposte alle città si differenziano in virtù di status symbol che poi, nei conti, a poco valgono.Chiediamo invece che le scelte diverse rispondano alle vere diversità dei nostri territori. La capacità produttiva , le esigenze di vita, la necessità di collegamento: ecco i criteri che crediamo debbano giustificare e condizionare scelte che privilegiano realtà piuttosto che altre.
Sopra a tutti gli altri criteri, è il lavoro (quello dignitoso), che richiede uno sguardo di vera attenzione – ad esempio – alle esigenze del ternano. Lo chiedono i pendolari costretti sempre di più nell’angolo del sacrificio e della scomodità così come le centinaia di ternani costretti a lasciare l’Umbria per problemi logistici.
Il dibattito deve aprirsi e rivelarsi produttivo. Non si può non discutere del collegamento fra i due capoluoghi di provincia o dell’isolamento sempre maggiore dei centri.
Vogliamo ancora credere – sottolinea il centro sinistra di Terni – nel nostro regionalismo. Ma per farlo servono atti concreti. Rifiutiamo l’Umbria a due velocità.
La stazione ferroviaria di Terni , sulla quale il Comune ha investito e continua a investire, è la principale stazione ferroviaria dell’Umbria, e la più importante dell’Italia centrale dopo Roma e Orte, perché al nodo ferroviario di Terni afferiscono ben tre linee ferroviarie nazionali importanti per il trasporto anche delle merci.
Terni è strategica per posizione , per le rilevanti attività industriali che in essa si collocano e per il PIL che queste generano.
Al fine di conoscere le intenzioni e i progetti regionali per la nostra città – conclude il documento della maggioranza di centro sinistra a Palazzo Spada – riteniamo si renda necessaria la convocazione di un consiglio comunale straordinario con la presenza della Presidente Marini e dell’assessore ai Trasporti, Chianella.