Nel Question Time di questa mattina all’assemblea regionale l’assessore Coletto ha risposto a una interrogazione urgente del consigliere Thomas De Luca sulla “fuga degli operatori sanitari dall’ospedale di Terni”.
” Rispetto all’Azienda Ospedaliera di Terni, da altri dati pubblicati, seppure non ufficiali, si evince un abnorme fenomeno di fuga di operatori, che non avrebbe riscontro in altre strutture della nostra regione.
Da una disamina delle delibere del direttore generale pubblicate sull’albo pretorio – ha specificato il consigliere 5 stelle illustrando l’atto – risulta che nel periodo che va dal primo ottobre 2021 al 12 gennaio 2022 nell’Azienda Ospedaliera di Terni sarebbero avvenute un totale di 38 dimissioni volontarie da parte di medici, infermieri e tecnici che rappresenterebbero quasi il 2,5% dell’organico dell’Azienda. Tali cessazioni, ancorché avvenute in maniera non prevedibile e nel giro di un periodo di tempo molto limitato, contribuiscono senz’altro a mettere ulteriormente sotto pressione l’operatività delle strutture sanitarie e dovrebbero indurre le direzioni a rivedere ed aumentare i piani di fabbisogno anche per non far ricadere un eccessivo carico sugli operatori che nonostante due anni di sacrifici, continuano a sopportare ingenti carichi di lavoro, blocco delle ferie, raddoppio delle turnazioni, nonché rischi per la salute.
Nella fattispecie – ha aggiunto ancora De Luca – sempre dalla disamina delle informazioni disponibili pubblicamente, 18 cessazioni anticipate riguarderebbero personale già assunto a tempo determinato, 20 persone a tempo indeterminato di cui 10 casi riguarderebbero cessazioni per pensionamenti anticipati attraverso il ricorso ad Ape sociale, quota 100 o altre agevolazioni.
La Giunta deve quindi chiarire se alla luce dell’attuale crisi strutturale di carenza di personale dell’Azienda Ospedaliera di Terni più volte denunciata da soggetti politici e sindacati, e acuita in ultimo dal fenomeno della fuga di operatori sanitari, si intendano attuare politiche volte alla stabilizzazione degli organici presenti, incentivando la permanenza di personale già formato, pienamente integrato e operativo all’interno dell’ospedale, rivedendo altresì i piani organizzativi e il fabbisogno di personale esistente, considerando in tale revisione anche i laboratori analisi.
È evidente – ha concluso De Luca – che serve un intervento straordinario”.
L’assessore alla sanità Luca Coletto ha risposto alla questione posta da De Luca: “le cessazioni dal servizio sono legate a dinamiche anche nazionali – ha affermato Coletto. Con la pandemia anche le Regioni prima non autorizzate ad assumere personale hanno potuto farlo. Questo ha generato un fenomeno fisiologico di riavvicinamento degli operatori provenienti da altre regioni.
Dal 1° ottobre al 16 gennaio, l’Azienda ospedaliera di Terni ha avuto 28 cessazioni ed ha assunto 96 professionisti a tempo indeterminato, 19 medici e 67 infermieri.
Nello stesso periodo nella Usl Umbria 1 ci sono state 24 cessazioni per dimissioni e 122 assunzioni.
Nella Usl Umbria 2, 26 cessazioni per dimissioni, con 108 assunzioni.
Nell’Azienda ospedaliera di Perugia ci sono state 35 cessazioni e 74 assunzioni.
Sulla stabilizzazione del personale precario – ha concluso l’assessore – sono in corso apposite procedure. Sono stati prorogati fino al 28 febbraio gli incarichi a tempo determinato conferiti in base al periodo emergenziale”.