Non hanno alcuna intenzione di mollare i cittadini del centro storico di Terni costretti a convivere con una situazione notturna, ambientale, delicata. La vicenda l’abbiamo già raccontata due volte e per facilità di comprensione del problema questi sono i link di riferimento
https://terninrete.it/notizie-di-terni-fumi-notturni-e-cattivo-odore-nel-centro-di-terni/
Dicevamo che non hanno nessuna intenzione di mollare: “se pensano di stancarci , rinviando sempre la soluzione del problema , questa volta si sbagliano di grosso perché, almeno io, andrò fino in fondo, ma stiamo scherzando? ma che città è questa? ma come si vive in questa città? Vi posso giurare che io ho vissuto anche in altre città ma come in questa non me lo sognavo proprio, la città più verde d’Italia, con questi problemi, con il più alto numero dei tumori. Voi non vi rendete conto della puzza, acida, brutta, se la respiri ti si secca la gola, la mattina ti svegli con un forte mal di testa. E quello che ti sanno dire è…tu chiudi le finestre. Ma stiamo scherzando veramente? Se lo ricorda lei che c’era un’ordinanza del sindaco che impediva l’accensione dei camini, se lo ricorda? Quindi, io a casa non posso accendere il camino e questo può accendere ‘sta ciminiera, ma stiamo scherzando?” Il signor Nino si riferisce all’ordinanza antismog del sindaco Latini che è scaduta il 31 marzo scorso.
Si sfoga al telefono, ed è un fiume in piena, Nino, che annuncia anche un esposto alla procura della Repubblica di Terni:”da informazioni assunte – aggiunge il nostro interlocutore – siamo venuti a sapere che le canne fumarie potrebbero essere in eternit, noi questo vogliamo sapere. Nell’esposto che lunedì depositerò in Procura chiedo al magistrato di verificare se è vero oppure no questo fatto e poi vogliamo sapere cosa questo signore brucia per creare questa puzza irrespirabile e, soprattutto, se è dannosa alla salute.”
Tra l’altro il signor Nino che, periodicamente soffre di apnee notturne, si è sentito male giovedì mattina e intorno alle 2,45 ha dovuto chiamare il 118, la sua patologia è diventata più frequente ed è accompagnata da altri sintomi, come l’assenza di salivazione o il mal di testa che prima non aveva. “Ma come fate a vivere in queste condizioni?” ci hanno detto gli operatori del 118. E Nino aggiunge: “questa è una battaglia che faccio non soltanto per me ma per tutti i cittadini ternani, anche per quelli che continuano a stare zitti. Io non è che mi metto a fare la guerra, comunque, se un magistrato mi dice che questi fumi sono dannosi, io me ne vado. Le dico anche questo, in questa casa ci siamo venuti da appena due mesi, ci siamo in affitto con l’intenzione che se ci fosse piaciuta l’avremmo comprata. A questo punto nemmeno se me la regala, ma che stiamo scherzando? Vado via.”
Quanto alla “ciminiera” che Nino vede da vicino: “il fumo dapprima è di colore grigio, poi diventa nero, poi diventa marrone-rosso, è questo che mi preoccupa, un fumo così io non l’ho mai visto e ho 70 anni, non 7 anni. Questo vogliamo sapere, cosa bruciano. Noi non vogliamo far chiudere nessuno, ci mancherebbe, ma queste cose ce le devono dire.”
Al suo esposto in Procura il signor Nino allegherà anche l’esposto che una quarantina di famiglie hanno inviato nei giorni scorsi al sindaco e al Prefetto di Terni, all’ARPA, alla ASL e alla Polizia Locale.