Si è presentato questa mattina alla città il nuovo comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Mauro Marzo. “Il bagaglio di esperienza che porto nella mia valigetta – ha detto il colonnello Marzo – è attrezzato soprattutto sul piano investigativo e in particolare nei contesti di crimine organizzato e poi riciclaggio, finanziamento al terrorismo e anti corruzione”. Ma non è per questa sua specifica esperienza che è stato mandato a Terni. “No – precisa il colonnello Marzo – Sono i nostri avanzamenti di carriera, sono stato promosso colonnello e sono stato chiamato ad assumere un comando provinciale, mi hanno dato Terni, e sono contento, ma poteva valere anche per un altro territorio”.
“Un territorio come quello umbro – ha detto il comandante della GdF di Terni – che è sano, a maggior ragione deve essere tutelato” dal rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata. Anche perché qui ci sono due istituti detentivi a regime speciale “con degli ospiti qualificati al 41 bis e questo deve costituire un momento di giusta attenzione perché la possibile presenza di famigliari se non addirittura il loro radicamento non sono da sottovalutare. Però ad oggi non c’è alcuna evidenza”.
“Tutte le terre di confine – ha poi aggiunto il colonnello Marzo – sono terre molto delicate dal punto di vista criminale e Terni è un po’ terra di confine, in un attimo ci si trova nel Lazio e andare nelle Marche o in Toscana o in Abruzzo non è che sia un viaggio così impossibile. Questa collocazione così incastrata nel Centro Italia a ridosso di più regioni e più provincie è, astrattamente, una situazione confinaria che le organizzazioni criminali hanno presente”.
Il fenomeno criminale più eclatante a Terni è certamente quello legato allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il comandante ha ricordato una recente operazione della Gdf che ha portato al rinvenimento, durante una perquisizione domiciliare, di ben 24 Kg di droga. “La mia esperienza mi dice che questi quantitativi così importanti nell’abitazione di un pusher dimostra che c’è un certo magazzino di stupefacenti che si realizza a Terni. Terni non è un terminale del traffico di stupefacenti però a Terni si può venire per acquistare e rifornirsi e i quantitativi sono di buona portata , marijuana, hashish, cocaina. Il traffico ha due matrici, quella nigeriana (marijuana e hashish) e quella albanese (cocaina)”.
Un altro fenomeno osservato “è il coinvolgimento dei giovani con l’idea di guadagnare qualche soldo e parliamo di giovani che non provengono da un ambiente degradato ma dalla buona borghesia, che vivono in contesti medi ma che nel denaro trovano una forte attrattività. E un altro aspetto è la sorpresa genitoriale, genitori che scoprono una realtà che rappresenta uno shock”.
Altro fenomeno sotto osservazione costante è quello dell’usura “mi aspettavo di trovare denunce, indagini che invece non ho trovato – ha detto il colonnello – ma la mia attenzione è massima, a livello intuitivo c’è più usura di quello che le statistiche accertano”.
Attenzione anche all’utilizzo dei fondi PNRR: “Il ruolo della Guardia di Finanza è preventivo , controllare che chi beneficia della risorsa da PNRR sia soggetto idoneo a percepirlo. Il nostro fine è quello di intervenire prima dell’erogazione , magari fermarla e se non ci siamo riusciti ci attiviamo per la restituzione”.
Infine un altro dato che è clamoroso è relativo ai percettori del Reddito di Cittadinanza: “i beneficiari controllati, nella quasi totalità, non ne avevano i requisiti”.