Il lavoro della quarta Commissione garanzia e controllo, presieduta da Francesco Pasculli (5 Stelle), vice presidente Andrea Zingarelli (PD) si è svolto nell’arco di 6 mesi procedendo nel controllo del rispetto dei canoni tecnici di operatività concordati con il gestore, la società CIVITA, circa la gestione del sistema museale, più concretamente da Marzo 2016 quando sono state ravvisate diverse mancanze :
1- Mancato Certificato Protezione Incendi, procedura iniziata nel 2009 interrotta a seguito di diverse prescrizioni e adeguamenti, da parte dei Vigili del Fuoco, sanata, poi, nel mese di giugno a 2016, che autorizza, nello specifico, la capacità di ingresso massima di circa 200 persone nei locali adibiti ad area museale. A fronte di ciò ci si chiede come sia stato possibile, in occasione dell’evento del 2013/2014, svoltosi presso il CAOS, che l’Amministrazione Comunale, pur essendo a conoscenza che in quel momento la struttura non era dotata del certificato prevenzione incendi, abbia autorizzato una manifestazione che prevedeva l’ingresso di circa 700 persone, mentre il certificato CPI, rilasciato dai Vigili del Fuoco, in data 16.06.2016, prevede una capienza massima di circa 200 persone.
2- Adeguamento cappa locali ristorazione. Tale intervento spetta al proprietario per rendere il locale idoneo alla stessa attività, anche se è stato constatato che al locale è stato concesso di aprire e gestire attività ristorative sino ad oggi.
3- Situazione debitoria del gestore del CAOS, nei confronti del servizio idrico, SII, per consumi di acqua sproporzionati, a seguito di una notevole perdita riscontrata e verificata dal servizio idrico, il quale per questo motivo, considerando la perdita non visibile, ha già operato uno sconto alla Soc. Civita sugli importi dovuti. A seguito di ciò appare evidente che la stessa società Civita non possa richiedere ulteriori sgravi degli importi da pagare, all’Amministrazione Comunale, perché il rapporto sulla situazione verificatesi è tra la Soc. Civita e il servizio idrico SII.
4- Mancata Copertura assicurativa del patrimonio artistico/culturale. Dalle varie audizioni, avvenute in Commissione, emerge che dal 1 Gennaio 2015 l’intero patrimonio risulta scoperto perchè la polizza assicurativa, del valore di 10.000 euro, non è stata pagata.
A tutt’oggi permane questa situazione, a fronte delle risposte date sulla sicurezza del patrimonio artistico, garantita esclusivamente dal sistema di allarme e dalla videosorveglianza. Tali strumenti sono i presupposti minimi per poter ottenere una copertura assicurativa, attraverso un contratto, riteniamo che questo vada sanato immediatamente perchè è inammissibile che l’intero patrimonio di un Comune sia messo a rischio per un tale somma.
5- Pulizie del Laghetto, degli spazi esterni e sicurezza, come confermato dalla dirigenza sono attività che spettano allo stesso gestore. La stessa dirigenza ci informa sul fatto che ci sia una ripetuta abitudine, da parte delle persone che frequentano gli spazi verdi all’interno del Caos, a gettare pesci nel laghetto, vicenda che aggraverebbe i costi di gestione dello stesso gestore, essendo costretto, oltre alla pulizia del laghetto, a trovare anche una giusta collocazione ai pesci.
Riguardo alle aree esterne, piazzale del CAOS, viale di ingresso e l’area verde non sono in concessione, per cui la pulizia la gestisce direttamente l’ ASM, come qualsiasi altro spazio cittadino, la manutenzione del verde, invece, viene effettuata dalla impresa che ha la gestione del verde, la piccola manutenzione della pavimentazione viene effettuata dal Comune di Terni.
Relativamente alla mancanza di controlli da parte del Comune sull’operato della società CIVITA, la commissione ha ascoltato il dirigente Zaccone il quale ha affermato che “ci sono delle verifiche costanti del personale del Dipartimento sia durante le iniziative che durante l’ordinaria apertura dei musei”.
La relazione è stata votata nel burrascoso consiglio comunale del 21 novembre scorso ma resa nota soltanto lunedì 28 novembre dal Movimento 5 Stelle.