Partire dai crimini e dalle responsabilità del passato – pesantissime quelle italiane – per prevenire qualsiasi tentativo di riabilitare parole, pratiche e ideologie criminali come il nazismo e il fascismo: è stato questo il filo conduttore dell’iniziativa che la Cgil di Terni, insieme allo Spi Cgil, ha organizzato oggi pomeriggio nella sala consiliare di Palazzo Spada, in occasione delle celebrazioni per il giorno della memoria.
“Il razzismo è stato una delle linee teoriche alla base del fascismo sin dalle sue origini – ha spiegato il professor Angelo Bitti, docente di storia – e anche Terni ha fatto la sua parte come si evince dalla lettura del giornale fascista Acciaio che a partire dal 1938 dedicò grande attenzione alla questione della superiorità e della purezza della razza italiana e della sua preservazione, rivolgendo accuse ed attacchi pesanti ai circa 60 ebrei residenti sul territorio provinciale (“coltello alla gola della patria fascista”) tanto da guadagnarsi un encomio speciale del duce in persona”.
Dunque, quando si ricorda la Shoah e gli altri stermini perpetrati dal nazismo non si può nascondere la grande responsabilità del fascismo italiano che – come ha detto Primo Levi – ha avuto in Auschwitz la sua piena realizzazione. “Guardiamo con grande preoccupazione alla perdita della memoria storica e al riaffacciarsi di simboli e ideologie che la nostra Costituzione ha messo al bando – ha detto il segretario generale della Cgil di Terni, Attilio Romanelli – per questo pensiamo che sia importante fare memoria e farla soprattutto insieme alle nuove generazioni, per coltivare quegli anticorpi antifascisti e antirazzisti che da sempre difendono la nostra comunità”.
Sabato 27 gennaio, alle ore 16, gli Amici della Fondazione Spirito-De Felice hanno organizzato un convegno su “Le radici ebraiche dell’arte contemporanea a Terni – Enrico Lattes, Corrado Cagli, Wolfang Krankl”.
Il critico d’arte, Alberto Mazzacchera parlerà di Corrado Cagli, “l’uomo e l’artista”. Il prof. Paolo Cicchini parlerà di Corrado Cagli e “la fontana di Piazza Tacito”. Il prof. Danilo Pirro relazionerà su “Enrico Lattes, da Pitigliano a Terni il sogno della città dinamica” e su Wolfang Krankl e la sua “visione della città di Terni nel II dopo guerra”.
Al termine verrà proiettato il docu-film, “Il pane della memoria”.
Si intitola “Aquile Randagie, gli scout che si ribellarono al fascismo” l’iniziativa in programma sabato 27 gennaio alle 17 al centro fiere don Serafini di Montecastrilli in occasione del Giorno della Memoria. Ad organizzarla è l’amministrazione comunale in collaborazione con il gruppo scout di Montecastrilli e alla presenza dei gruppi scout della regione Umbria. Le Aquile Randagie erano ragazzi del gruppo di scout di Milano e Monza che si rifiutarono di cessare l’attività, svolgendola clandestinamente dopo che Mussolini dichiarò nel 1928 soppresso lo scoutismo.
Nel 1943 diedero vita all’”Oscar” (Organizzazione scout collocamento assistenza ricercati) che attivò un’opera di salvataggio di perseguitati e ricercati di diversa nazione, razza e religione con oltre duemila espatri in Svizzera, tra i quali si ricorda anche quello di Indro Montanelli. L’amministrazione ha scelto questo tema da proporre alla cittadinanza e soprattutto ai giovani per far conoscere la resistenza clandestina di questo gruppo di scout che si oppose al provvedimento di scioglimento di tutte le organizzazioni giovanili adottato dal fascismo nel 1927, al fine di impedire qualsiasi aggregazione giovanile.
L’iniziativa rappresenta un’occasione per riflettere sulle leggi razziali emanate in Italia nel 1938 che portarono alla morte di migliaia di ebrei italiani, provocando sofferenze indicibili per non dimenticare mai questo momento drammatico per l’Italia e far conoscere in tutti i suoi aspetti quanto accadde. Secondo il Comune le nuove generazioni devono essere consapevoli per ostacolare ogni forma di razzismo ed intolleranza, soprattutto in un momento storico così difficile, e per poter contrastare, in piena consapevolezza, le idee di chi nega che tutto ciò sia accaduto.
“La memoria contro l’indifferenza”, questo il titolo dell’iniziativa che è stata organizzata alla sala Conti Palladini , ad Amelia, questa mattina, con la partecipazione degli studenti e di numerosi cittadini. Tra questi, riferisce l’amministrazione comunale, anche il racconto toccante di Fulvio Quadraccia, che ha ripercorso alcune vicende personali. Hanno preso parte all’incontro il sindaco di Amelia , Laura Pernazza,l il prof. Edoardo d’Angelo, docente di filologia latina medievale all’Università di Napoli, Mauro Scarpellini che ha parlato delle persecuzioni e delle leggi razziali, il giornalista Daniel della Seta, il prof. Raffaele Federici, del dipartimento di ingeneria civile ed ambientale dell’Università di Perugia che ha coordinato i lavori, e la presidente dell’Unitre Amelia, Mara Quadraccia. Il sindaco Laura Pernazza ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa per educare le giovani generazioni e contribuire a far sì che fasi tragiche della storia come quelle vissute in passato non si ripetano più.